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I cittadini campani bocciano l’operato di Vincenzo De Luca, mettono la sanità in cima ai problemi della regione e sostengono che, negli ultimi anni, sia peggiorata la qualità della vita nel luogo in cui vivono. Sono i risultati del monitoraggio pre-elettorale di avvicinamento al voto, condotto dall’Istituto Piepoli tra il 17 e il 18 luglio. Le interviste si sono svolte su un campione di 609 individui, rappresentativo della popolazione.

Nel giudizio sul governatore uscente e sulla giunta, gli insoddisfatti (51%) superano i soddisfatti (43%). Il 6% dichiara di non avere opinioni. Il 35% degli intervistati si dice poco soddisfatto dell’operato di De Luca, il 16% addirittura per nulla soddisfatto. All’opposto, il 36% è abbastanza soddisfatto, il 7% molto soddisfatto. A livello provinciale, è Caserta (56% di ‘soddisfatti’) a tributare più consensi all’attuale amministrazione regionale. La percentuale di chi la promuove, invece, scende nelle altre province: a Napoli è il 47%; a Benevento e Salerno, patria di De Luca, solo del 38%; ad Avellino del 34%. E quanto all’identikit del candidato ideale, l’indagine assegna una prevalenza al centrodestra (35%), rispetto al centrosinistra (28%), pur evidenziando una grossa fetta di indecisi (37%). Per il resto, le caratteristiche più apprezzate risultano essere: con esperienza (50%) più che giovane (41%); competente (55%) più di pratico (38%); uomo (40%) nettamente più di donna (10%); buon amministratore (65%) più che buon leader (29%).

E alla domanda su quale sia “il problema principale della sua Regione”, il 38% del campione risponde “la sanità”. Anche qui ci sono differenze provinciali. La criticità è più avvertita a Benevento (51%), Salerno (50%) e Avellino (47%), e meno a Napoli (34%) e Caserta (23%). Tra le preoccupazioni dei campani, al secondo posto figurano disoccupazione e lavoro (20%), con punte più allarmanti a Caserta (30%) e in modo meno pressante a Benevento (13%). Sicurezza e criminalità organizzata (ex aequo) costituiscono il maggior problema per appena il 5% degli intervistati. In provincia di Salerno, soltanto l’1% del campione indica la camorra come piaga numero uno. Tra i residenti in Campania, ancora meno grattacapi suscitano l’inquinamento, i trasporti pubblici, traffico e viabilità (tutti al 4%). Ma negativa risulta la percezione sulla qualità della vita. Per il 45% del campione, infatti, è peggiorata negli ultimi anni. Viceversa, la trova migliorata il 15% degli intervistati. Infine, è “né migliorata, né peggiorata” per il 39%. Oltre che sulle preferenze di possibili candidati, di cui parliamo qui, il sondaggio offre una proiezione sull’affluenza. La stima non è alta: si attesta in una forbice tra il 46 e il 50%. Ma questo sorprende fino ad un certo punto.