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“Cari Avellinesi, oggi chi vi scrive è un semplice cittadino avellinese, ieri Consigliere Comunale, quel cittadino che è rammaricato come voi, dispiaciuto, preoccupato. Ho provato insieme a tanti altri consiglieri a salvare la città ma non ci siamo riusciti». All’indomani della fine della consiliatura a guida Laura Nargi arriva la lettera del consigliere Mario Sorice, passato prima della votazione cruciale dal gruppo Davvero al misto.

«Non siamo riusciti a concretizzare l’apertura del centro per l’autismo, mai aperto, non siamo riusciti ad attuare un progetto utile e funzionale per la piscina comunale, struttura molto cara ed utile alle persone diversamente abili di questa città, forse l’unica struttura adeguata alle loro esigenze. Non siamo riusciti a dare una risposta chiara ai quartieri della nostra città, quei quartieri che vivono in alloggi fatiscenti al limite della decenza, privi di tanti servizi.

Non siamo riusciti a dare un aiuto ai commercianti di questa città, per permettergli di non chiudere le loro attività, commercianti che da anni fanno tanti sacrifici. Non siamo riusciti ad attuare i tanti servizi che i cittadini meritano. Non siamo riusciti a dare una struttura più funzionale e capiente ai tifosi della nostra città. In una cosa, però, credo ci siamo riusciti quasi tutti: ad essere persone libere di pensare con la propria mente e con la propria coscienza, fuori da ogni logica politica. Io, come tanti altri miei colleghi, ieri ho espresso il mio voto favorevole seguendo la mia coscienza e il mio senso di responsabilità.

Credo che la politica oggi debba restare fuori dall’amministrazione della città, perché noi semplici cittadini dovremmo onorare il mandato elettorale che ci conferite, agendo solo ed esclusivamente nell’ interesse di tutti voi. Io non so cosa accadrà nel futuro prossimo, ma ricordatevi come e perché siamo giunti a questo punto, all’arrivo di un commissario. Ma voglio promettere ai cittadini così come ai miei elettori che il mio impegno sarà sempre continuo e costante per questa città e per questa popolazione, sempre vicino agli ultimi. Un semplice cittadino, ieri consigliere comunale”.