Un messaggio potente, che va oltre il campo. Dimitris Sounas affida ai social parole dense di significato, tra riflessioni personali e il racconto di un cammino condiviso. Il suo è un tributo sentito a una squadra, a una città, a una vittoria costruita con il sacrificio e la forza del gruppo. Un testo che racchiude l’anima di questa stagione e il cuore di chi l’ha vissuta fino in fondo. “Ho sempre creduto che il destino lo forgiamo noi stessi e che possiamo cambiarlo. Altrimenti saremmo poco diversi da una manciata di cenere o di piume che il vento sparge nella direzione in cui soffia. Vincere non è mai semplice, non lo è quando per tutti è scontato che tu lo faccia, non lo è quando sul petto porti il simbolo di una città gloriosa, non lo è, ancor di più, quando ti attardi a scalare la vetta.
Si perché siamo stati ad un passo dall’inferno e ci saremmo potuti rimanere continuando a farci prendere a schiaffi e invece abbiamo “deciso di scalare le pareti di quell’inferno un centimetro alla volta”. È proprio in quelle tenebre che abbiamo trovato la luce, è in quell’oscurità che tutti insieme abbiamo costruito la nostra Vittoria. E quando la nebbia intorno alla vetta faceva fatica a diradarsi siamo stati disposti a batterci, perché in fondo ognuno di noi era pronto a morire per quel sogno. La cima è nostra! Avellino siediti accanto a me, lo senti anche TU sul volto il vento della vittoria? Grazie ai miei compagni, al mister, allo staff, alla società, a TE Avellino potevamo essere una goccia, insieme abbiamo deciso di essere un oceano”.