Due episodi distinti ma legati dallo stesso filo rosso della violenza armata. Due indagini che, a poche settimane di distanza, hanno portato il Tribunale del Riesame di Napoli a confermare le misure cautelari già disposte dal Gip di Avellino.
Restano in carcere Vittorio Casanova, 22 anni, avellinese, e Angelo Marrone, 19 anni, originario di Altavilla Irpina. I due giovani sono accusati di tentato omicidio, reato che avrebbe preso forma nella sera del 20 agosto lungo Viale Italia, quando una Volkswagen Polo con tre ragazzi a bordo fu raggiunta da una raffica di colpi d’arma da fuoco. Secondo gli inquirenti, Casanova e Marrone avrebbero agito con l’intento preciso di eliminare i loro rivali.
La richiesta avanzata dal legale Gaetano Aufiero, che puntava a un alleggerimento della misura cautelare, è stata respinta in toto dal collegio giudicante della Decima Sezione del Riesame.
Destino differente, anche se non meno gravoso, per Angelo Peluso, 24 anni. Il giovane resta ai domiciliari, così come già stabilito in prima istanza. Per lui l’accusa è di danneggiamento aggravato e porto d’arma da fuoco. La ricostruzione della Squadra Mobile di Avellino colloca Peluso al volante di una Lancia Y nera in corsa, da cui sarebbero partiti cinque colpi di pistola diretti contro un’Audi Q3 parcheggiata in via Leprino, nel quartiere Rione Mazzini.
L’auto appartiene a Francesca Sardella, nota tiktoker locale, che in quel momento non era presente sul posto. A difendere Peluso sono gli avvocati Gaetano Aufiero e Gerardo Santamaria, che anche in questo caso avevano chiesto una riduzione della misura cautelare, istanza respinta dal Riesame.