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Avellino – Ha preso il via ieri la superperizia disposta dal Tribunale di Avellino sulla strage di Acqualonga. Ieri mattina ha avviato gli accertamenti il professore dell’Università di Parma, Felice Giuliani, incaricato dal giudice  Luigi Buono  di redarre la superperizia nel processo sulla strage del bus precipitato dal viadotto dell’Acqualonga nel luglio 2013. Una tragedia nella quale hanno perso la vita  quaranta passeggeri. Quindici imputati sono accusati a vario titolo di omicidio plurimo colposo, disastro colposo e falso in atto pubblico.

E’ stato visionato proprio il pullman e quattro veicoli coinvolti nell’incidente. Un’ispezione che si è svolta alla presenza dei consulenti della Procura, Alessandro Lima, Andrea Demozzi, Lorenzo Caramma e Vittorio Giavotto, di sei tecnici di parte di Aspi e tre avvocati che rappresentano Autostrade per l’Italia. Presto sarà fissato un nuovo incontro. La perizia dovrebbe essere consegnata entro settembre. Giuliani, dopo aver letto le tre consulenze già acquisite durante il processo, dovrà far luce su tre aspetti fondamentali. La traiettoria percorsa dall’autobus dall’ingresso sul viadotto dell’Acqualonga fino alla caduta, tenendo conto delle interazioni con gli altri veicoli e chiarendo la velocità e l’angolo al momento dello scontro con i new jersey. Dovrà poi chiarire se, fra le cause dell’incidente, rientrino le irregolarità, le inidoneità, e l’insufficiente consistenza o manutenzione delle barriere istallate sul viadotto. Infine andrà appurato se l’istallazione di altri presidi di sicurezza e l’ancoraggio al suolo delle barriere con dei tirafondi non corrosi, avrebbe potuto scongiurare la tragica fuoriuscita del bus.

A luglio si tornerà anche in aula per ascoltare alcune testimonianze ammesse da parte del giudice per ricostruire quanto avvenuto all’interno del bus precipitato dal cavalcavia di Acqualonga. A settembre i risultati.