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Dall’alto del suo minareto, come un muezzin, Mastella richiama i suoi fedeli alla messa. Dalle cinque province campane, udito il richiamo, uno stuolo di amministratori e politici locali si muove in direzione della Mecca, quel luogo che tutti – una volta almeno nella vita – anelano a visitare, magari piantando le tende per cinque anni: il Consiglio Regionale.

Per alcuni sarebbe un ritorno, per altri un debutto assoluto, per molti resterà un sogno. Ma vale la pena tentare e nel caos determinato dalla proliferazione di improbabili liste civiche il progetto messo in campo dal sindaco di Benevento appare tra i meno velleitari. Il sistema elettorale, poi, aiuta, considerato che quasi la metà degli eletti nell’attuale parlamentino campano proviene da liste civiche o partiti minori. L’alleanza con Vincenzo De Luca, grande favorito del momento, fa il resto.

Perché sorprendersi, dunque, se già oggi, quando mancano ancora due mesi alla presentazione delle candidature, buona parte delle liste di “Noi Campani” è bella che fatta.

Partita ovviamente chiusa nel Sannio. Lo schema è quello classico dalle parti della Dormiente: un nome dal capoluogo, uno dalla provincia. Per la città la scelta è ricaduta su Luigi – “Gino” – Abbate, presidente del cda Gesesa e politico di lungo corso. Una certezza assoluta in termini di voti. Sarà Sant’Agata dei Goti, invece, a esprimere la donna: Giovanna Razzano, 800 preferenze per lei alle scorse amministrative.

Cantiere in via di chiusura anche nell’Avellinese. Made in Ariano Irpino la candidatura di Guerino Gazzella, titolare di uno degli studi legali più prestigiosi dell’avellinese. Sua moglie, Maria Carmela Serluca, è assessore alle Finanze nella giunta dell’ex Guardasigilli. Già in campo, col grido “Basta scippi all’Irpinia”, pure Bruno Aliberti, medico di Montoro. Da sciogliere, dunque, resta soltanto il nodo quote rosa.

Grandi speranze arrivano da Caserta. Nel quartier generale mastelliano ne sono certi: dalla Terra di Lavoro può arrivare una spinta decisiva per vincere la sfida: raggiungere il quorum utile a conquistare tre seggi in Consiglio. In squadra (otto nomi) tanti amministratori, a partire dal sindaco di Casapesenna Marcello De Rosa. In lista anche due consiglieri provinciali: Gianluigi Santillo, presidente del Consiglio comunale di Piedimonte Matese, e il 24enne Massimo Schiavone che invece presiede l’assise civica di Sessa Aurunca. Già in corsa anche Steve Stellato, vicesindaco di Bellona, e i figli d’arte Orlando De Cristofaro di Aversa (figlio dell’ex sindaco) e Katia Sagliano di San Marcellino. Copre il capoluogo la consigliera comunale Liliana Trovato. In cerca di rivincita, infine, Maria Luigia Iodice, medico di Marcianise: alle regionali del 2010 fu la consigliera più votata in Alleanza per L’italia, l’elezione, nonostante 4500 preferenze, le sfuggì per poche decine di voti.

Per restare al 2010, a farcela fu Salvatore Arena, eletto proprio con l’Udeur. Il seggio poi sfuggitogli cinque anni dopo, nonostante i 10mila voti raccolti per Fratelli d’Italia, proverà a riconquistarlo di nuovo con Clemente Mastella. Con il politico di Nocera Inferiore apriamo il capitolo Salernitano. Lista da nove nomi ma è ancora visibile il cartello dei lavori in corso. Sicuri di un posto, comunque, sono il consigliere comunale di Eboli Giancarlo Presutto e Sabatino Tenore, già sindaco di Siano e vicepresidente della Provincia con Giuseppe Canfora. Ma il campanile spera di poter presto annunciare anche l’ingresso di un altro nome noto al Consiglio Regionale: l’ex Pd Donato Pica, oggi sindaco di Sant’Arsenio.

Infine, Napoli. Vale quanto detto per Salerno: work in progress. Per trovare la quadra, d’altronde, la circoscrizione partenopea richiede 27 candidature. Di strada da fare ce n’è. Almeno in quattro, però, sono già in cammino. Parliamo dell’ex sindaco di Cardito Giuseppe Barra, di Tommaso Di Minico Scotto, consigliere a Pozzuoli, di Luigi Santini, chirurgo e docente della Federico II. Sarà candidato nel Napoletano, e chiudiamo, l’irpino Raffaele Colucci, sindaco di Sirignano, comune di confine tra le due province.