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Avrebbero commesso illeciti in tutta Europa attraverso il crowdfunding i 41 imputati al processo in corso davanti al Tribunale di Avellino. Attraverso un’istanza presentata dall’avvocato Enrico Conti (che rappresenta 44 parti civili), accolta dal Giudice, sono stati chiamati in causa anche sei istituti di credito, italiani ed esteri.
Il procedimento giudiziario in corso ad Avellino è inerente a una presunta truffa, da ben 34 milioni di euro, perpetrata ai danni di centinaia di risparmiatori. I reati contestati dalla Procura di Como sono, infatti, truffa, associazione a delinquere, abusivismo finanziario, riciclaggio e auto-riciclaggio. Le indagini del Nucleo Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Como sono partite dall’omicidio di Alfio Molteni, un architetto di 58 anni ucciso a colpi di pistola la sera 14 ottobre 2015 a Carugo (Como).
In sede dibattimentale sarà verficato – spiega l’avvocato Contise le azioni poste in essere da banche italiane ed estere, seppur UE, e da istituti di moneta elettronica, sìano state in sintonia con le normative europee in tema di riciclaggio di somme di denaro“.
Le contestazioni mosse dall’avvocato Conti – positivamente valutate dai giudici irpini – saranno al centro della prossima udienza che è stata fissata per il 21 giugno 2023. Per Daniele Pistolesi, presidente dell’Afue, associazione che da anni assiste le vittime di rilevanti truffe finanziarie, “in un contesto dove è doveroso valutare la condotta degli istituti bancari e di moneta elettronica per mezzo dei quali si sono concretizzati i reati contestati, facciamo un ulteriore passo avanti per tentare di riportare giustizia e ristori ai nostri associati“.