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“In materia di rifiuti serve una parola definitiva e chiara da parte dell’ATO rifiuti. Le decisioni importanti richiedono sicuramente tutti gli approfondimenti opportuni necessari, ma soprattutto serve una forte determinazione. Visto che le verifiche, a vari livelli, da oltre un anno che si susseguono, riteniamo che i tempi sono maturi per affidare ad Irpiniambiente la gestione del ciclo dei rifiuti, da parte dell’ATO”. Così in una nota UilTrasporti; FitCisl, Ugl Igiene Ambientale e Fiadel.

“Anche perché il protrarsi, ogni oltre ragionevole approfondimento, sta creando una serie di difficolta all’intero ciclo dei rifiuti. L’impiantista risente fortemente di questo tentennamento. Alcuni comuni sono tentati di organizzarsi in proprio, immaginando che da soli possano far fronte alla gestione del ciclo dei rifiuti.

Poi c’è questa pessima consuetudine che ogni qual volta che c’è un appuntamento importante sul riassetto futuro dei rifiuti in provincia di Avellino, assistiamo ad attacchi ciclici, immotivati e strumentali nei confronti della società Irpiniambiente.

Si continua ad utilizzare artatamente elementi ed aspetti, che pur presenti, vengono strumentalizzati per creare un’immagine distorta della società, in modo tale da dare in pasto all’opinione pubblica l’idea sbagliata di “una società pubblica carrozzone”.

Come OO.SS. siamo i primi ad essere consapevoli che vi sono delle difficolta e delle problematiche che vanno affrontate per migliorare l’efficienza della società.

Ma ci chiediamo perché nessuno dice una parola sul fatto che Irpiniambiente è in credito con le amministrazioni comunali e avanzano circa 40 milioni di € dai comuni?

Si ha la consapevolezza di quali e quanti problemi gestionali, di funzionalità e di diritti negati ai lavoratori, crea il non aver a disposizione una somma ingente di questa portata?

Nel 2018 i dipendenti erano 645, oggi si sono ridotti a 573, nonostante sono subentrati nel servizio altri 7 comuni. Certo che questo comporta l’utilizzo dello straordinario per effettuare il servizio, non potendo effettuare assunzioni.

Perché nessuno dice che la frazione organica raccolta in tutta la provincia viene portata a Padova a costi esorbitanti (250 € a tonnellata più il trasporto.)

Perché nessuno dice che l’umido selezionato dallo STIR, viene trasportata in Austria, con tutto che ne consegue sui costi, e nel frattempo la quarta vasca della discarica di Pustarza sta ferma da anni, a guardare le stelle, per intoppi burocratici?

Perché nessuna denuncia che anche questo territorio è vittima di una politica che non decide sull’impiantistica, perché non ha la forza ed il coraggio di fare delle scelte e preferisce rinviare le soluzioni, arrampicandosi sul nulla?

Eppure le condizioni ambientale, che fanno di questa provincia una delle più pulite della nostra regione. Ma questo non fa notizia.

Per questo chiediamo che l’ATO di provvedere celermente all’affidamento del servizio ad Irpiniambiente.

Perché non sempre il tempo risolve i problemi, in questo caso i ritardi creano non pochi problemi.

Non a caso si dice: che mentre il dottore studia, il malato muore.