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Ottavo appuntamento con l’arte contemporanea al Museo Irpino, nell’ambito della rassegna Un anno di mostre al Museo, ideata e promossa dall’Amministrazione Provinciale di Avellino.

La mostra è un’ulteriore tappa di un percorso iniziato cinque anni fa e teso ad indagare la dimensione caleidoscopica dei linguaggi visivi contemporanei.

Del progetto Caleidoscopio scrive Andrea B. Del Guercio, curatore della mostra, critico d’arte, già titolare della cattedra di Storia dell’arte contemporanea e di Arte sacra moderna e contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano:

“CALEIDOSCOPIO nasce nel 2017 ed ha seguito uno sviluppo espositivo articolato tra Italia, Germania, Cina e Danimarca, con l’obiettivo di affermare l’estensione dei sistemi espressivi e dei processi linguistici, permettendo una fruizione allargata e una conoscenza libera da restrizioni e parzialità; la successione degli eventi espositivi e l’attività editoriale ha rappresentato una modalità critico-curatoriale specifica, che si rinnova costantemente attraverso il confronto con il patrimonio artistico, nel dialogo con gli artisti e nella scelta delle opere e dei materiali, per poi interagire correttamente con lo spazio museale e consegnarsi all’osservazione.

“La dimensione progettuale dell’arte” risponde alla volontà di documentare ciò che si trova alle spalle dell’opera, che ne anticipa la definizione e la nascita, permettendo al lettore di scoprire la fase iniziale del processo di creatività; il percorso espositivo sfugge alla centralità di un quadro e di una scultura, di un video o di una fotografia, per dedicarsi ad una selezione attenta di quanto si trova depositato tra i tavoli da studio e nelle librerie, tra gli archivi e le cassettiere di ogni atelier.

Abbiamo selezionato insieme agli artisti una frazione di quel materiale nascosto – libri ed appunti, maquette e scarabocchi, ritagli dimenticati – ma che sappiamo preziosi e fondamentali nella fase di preparazione: frammenti che sono in grado di raccontare la cultura della ‘ricerca’ progettuale dell’arte. Scartabellare e leggere, scoprire ripensamenti e idee iniziali, sono processi che, nella storia – si pensi ai Gabinetti dei Disegni e delle Stampe – come nell’attualità – si pensi agli Archivi ed alle Raccolte – risultano fondamentali per raggiungere un’autentica cultura dell’esperienza linguistico-visiva.”  

Accanto ad Andrea Del Guercio, come curatori della mostra ci sono Susanna Ravelli: europrogettista e coach ad indirizzo umanistico, che si occupa da oltre vent’ anni di progetti culturali e strategie di sviluppo, collaborando in progetti di formazione  con istituzioni pubbliche e private, con focus specifici su Imprese Culturali Creative;  Giovanni Curtis: esperto di linguaggi e forme dei media, analizzati con approccio semio-estetico, applicato in particolare nel campo del cinema e della fotografia, docente in Estetica presso l’Accademia di Brera–Milano, docente di Semiotica presso l’Isia Design di Roma, e direttore artistico di diversi festival nazionali.

La mostra verrà inaugurata sabato 4 ottobre alle ore 17.30 nelle sale espositive del Museo Irpino, presso il Complesso Monumentale Carcere Borbonico di Avellino. Saranno presenti i tre curatori, alcuni degli artisti che partecipano al progetto espositivo e gli organizzatori della rassegna MontoroContemporanea.

Il Museo Irpino aderisce con questa mostra alla Giornata del Contemporaneo 2025, iniziativa promossa da AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani) e sostenuta dal Ministero della Cultura.    

La mostra sarà visitabile fino a sabato 29 novembre, dal martedì al sabato, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00 (domenica e lunedì chiusura al pubblico).

Ingresso libero e gratuito