C’è un momento, tra le luci di uno studio televisivo e l’emozione di un racconto autentico, in cui la memoria si trasforma in segno. È accaduto a Tu sì que vales, su Canale 5, quando la storia di Danilo D’Argenio e dell’associazione che porta il suo nome ha toccato milioni di spettatori. «Ogni volta che entra una farfalla sento che è lui, che ci guida dall’alto», confida con un sorriso commosso Elena Pacilio, vicepresidente dell’Associazione di Promozione Sociale Danilo D’Argenio – Real Daddy. Per lei e per i volontari che portano avanti l’iniziativa, l’apparizione televisiva è stata molto più di una vetrina: un abbraccio collettivo che ha dato voce a un progetto nato dal dolore ma cresciuto nella speranza.
In pochi anni, l’associazione è diventata un punto di riferimento per i giovani dell’Irpinia e non solo: oltre duecento ragazzi coinvolti tra corsi di formazione, percorsi di crescita e borse di studio, 150 volontari attivi e decine di domande già arrivate per le nuove opportunità del 2025. «Volevamo che il messaggio di Danilo arrivasse ovunque – racconta Elena, la mamma di Danilo –. Non solo in provincia di Avellino, ma in tutta Italia. Ai ragazzi, che rappresentano il futuro, e agli adulti, che possono aiutarci a sostenerlo».
E la testimonianza di quanto tutto ciò sia reale arriva da Sabrina, studentessa della Federico II di Napoli. Grazie al sostegno dell’associazione, ha potuto vivere un’esperienza formativa in Texas, lavorando a un progetto di ricerca sulla politica americana poi premiato dal Parlamento italiano. Ma non è l’unico esempio: «Abbiamo sostenuto Ilaria, che ha potuto esporre le sue opere in mostre d’arte, e altri giovani impegnati nello studio dell’inglese o in percorsi di crescita personale. Tutto questo – spiega Pacilio – è possibile grazie a uno straordinario direttivo composto da ragazzi under 30, pieni di idee e di passione».
Il prossimo grande appuntamento sarà lo spettacolo natalizio del 20 dicembre al Teatro Partenio di Avellino, un evento che la vicepresidente definisce “un momento per riunire la cittadinanza, vivere le emozioni insieme e continuare a manifestare ciò che stiamo facendo”. Poi l’appello finale, semplice ma sentito: «Io ci sono, noi ci siamo. Abbiamo bisogno di tutta la città – ma non solo – per un supporto concreto, per aiutare tanti giovani. Basta un piccolo gesto da parte di tutti».
VIDEO- La storia e la memoria di Danilo D’Argenio a “Tu sì que vales”




















