Si è rinnovata per la terza volta la fiaccolata “Una luce per la vita”, dedicata ai malati oncologici, un appuntamento ormai simbolo di solidarietà, vicinanza e impegno collettivo.
L’iniziativa, promossa dal dottor Carlo Iannace, senologo e medico da sempre in prima linea nella lotta contro il cancro ha animato e unito Pietrelcina, il piccolo borgo caro a Padre Pio.
Il dottor Iannace ha voluto condividere un messaggio profondo e pieno di speranza: “Ogni volta che abbiamo organizzato la fiaccolata, il cielo si è aperto e il sole ha scelto di esserci. Un sole che ci ha illuminato, come a voler accompagnare il nostro cammino. Noi stiamo vicino ai nostri malati: li curiamo, li coccoliamo, li accompagniamo. Ma è la speranza che deve dare la forza a tutti di andare avanti. Camminiamo tutti insieme. È questo il nostro motto. Parole che scaldano l’anima e ci ricordano che, anche nei momenti più difficili, non siamo mai soli. La luce della solidarietà, della cura e dell’umanità ci guida sempre”.
Presente anche il sindaco di Pietrelcina, Salvatore Mazzone, che ha voluto condividere un pensiero profondo e autentico. Nel suo intervento ha evocato San Pio, ma non come semplice icona turistica: lo ha ricordato come un uomo che ha conosciuto la carne e il dolore, e che per questo riesce ancora oggi a parlare al cuore della gente.
Le sue parole hanno colpito tutti: “Questa fiaccolata è un arricchimento umano per la nostra comunità. Non perché risolve, ma perché unisce.”Un messaggio vero, che ci ricorda il valore delle cose semplici, vissute insieme. Un gesto di luce che forse non guarisce i corpi, ma che sicuramente guarisce un po’ l’anima.