- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Avellino – E’ l’onorevole Giancarlo Giordano del gruppo parlamentare Sinistra Italiana – S.e.l – Possibile ad avviare una serie di audizioni istituzionali con gli enti, i comuni, le associazioni e i sindaci interessati alle problematiche inerenti la salvaguardia ambientale e della salute delle comunità della Valle del Sabato. Gli incontri sono stati programmati per venerdì 21 luglio alle ore 11 e seguiranno un preciso calendario. Si comincerà alle 11.00 con IrpiniAmbiente, alle ore 11.45 ci sarà l’incontro con l’A.t.o Rifiuti, alle 12.30 invece interverrà l’A.S.I. Avellino e alle 13.15 ci sarà l’intervento dell’Associazione “Salviamo la Valle del Sabato”. Le audizioni si terranno presso il Comune di Avellino.

“Noi ci saremo sicuramente. L’iniziativa dei venerdì è un segno di attenzione di una parte della politica – ha spiegato Franco Mazza presidente del comitato Salviamo la Valle del Sabato – abbiamo intenzione di partecipare non per sottolineare il presente ma piuttosto speriamo che dalle audizioni possa partire un nuovo percorso che guardi ad interventi concreti per il futuro. Contiamo sul fatto che l’onorevole Giordani possa anche presentare una interrogazione e si faccia carico di azioni che puntino, per esempio, ad una riqualificazione immediata di tipo ambientale. E le problematiche rappresentate più volte della Valle del Sabato sono rimaste ancora tutte sul tappetto. La questione dell’inquinamento dell’acqua del fiume, quella dell’inquinamento dell’aria che in alcune ore della giornata è irrespirabile”.

“Esporremo tutti i problemi – prosegue Franco Mazza – per noi la situazione è diventata intollerabile. Condividiamo anche la scelta di Giancarlo Giordano di non fare una audizione unica tutti allo stesso tavolo. Io sono davvero stanco di perdere tempo e di tutti i tavoli inconcludenti che sono stati istituiti. Come quello costituito alla prefettura, presieduto dal sindaco Tropeano di Montefredane che oggettivamente non ha prodotto niente dal 2014 ad oggi. Abbiamo fatto molto di più noi come comitato con il monitoraggio ambientale sui suoli; abbiamo evidenziato le criticità, abbiamo sollecitato la Procura della Repubblica ad intervenire nelle questioni più gravi e impegnative. Abbiamo tracciato un solco, partecipando all’interno delle conferenze dei servizi che ci sono state, esplicitando in questi anni varie vicende: la Novolegno, lo Stir, la Dentice Pantaleone; e con questo percorso abbiamo conquistato rispetto e abbiamo ascolto in seno alle conferenze. Il nostro parere è tenuto presente rispetto alle autorizzazioni che rilasciavano prima. Adesso c’è maggiore attenzione”.