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Venticano (Av) – La seconda serata del Bella Storia Social Music Festival di Venticano non delude le attese e fa scatenare le quasi 3000 persone giunte al Polo Fieristico della cittadina irpina. Dopo il successo del venerdì con Nitro, Ghemon e i Coma Cose assoluti protagonisti, ieri sera sono stati Willie Peyote, Frah Quintale e il neomelodico del cuore Enzo Savastano a dominare la scena.

A chiudere la serata l’intramontabile Zulù dei 99 Posse che ha letteralmente fatto esplodere il pubblico presente. Ad aprire la giornata, invece, due rapper che da qualche anno stanno facendo parlare di sé con il loro progetto Moda Loda Broda e cioè Boom Buzz & Ramtzu. Un campano e un siciliano che attraverso il loro rap provocatorio e politicamente scorretto, influenzato dalle multiple anomalie che caratterizzano i nostri tempi e che i due Emcees, piuttosto che criticare in maniera diretta, si cuciono addosso impersonificandole con sarcasmo e portandole all’estremo fino a sfigurarle.   

“Davvero è stata un Bella Storia, un nome certamente calzante. Gli organizzatori hanno avuto coraggio a creare un evento del genere, speriamo che possano esserci altre edizioni”. I Moda Loda Broda raccontano le loro impressioni percepite durante il festival e i progetti da portare avanti come l’album “Sadistfashion”: “A giugno è uscito il nuovo album e siamo concentrati sulla promozione del disco portando in giro tanti live ma stiamo talmente fomentati che già parliamo di lanciare qualcosa di nuovo. Sicuramente abbiamo una visione futura; non abbiamo un’idea precisa di quando e come ma vediamo un futuro.”

Dunque il progetto Moda Loda Broda non si ferma: “Forse il primo Moda Loda Broda nasce così, come esperimento sporadico ma poi ci abbiamo preso gusto. La passione che avevamo in comune del rap ci ha fatto conoscere e poi i nostri gusti simili ma allo stesso tempo differenti hanno creato questa miscela. Magari io – spiega Boom Buzzascolto più reggae, raggamuffin mentre Ramtzu va più sul funky ma ci piacciono vari generi. Il tutto nasce dalla capata di non prendersi troppo sul serio però contemporaneamente farlo in maniera professionale, infatti non è semplice portare avanti tutte le nostre cose e il progetto Moda Loda Broda. Per settembre, al massimo ottobre, ci piacerebbe tirare fuori un seguito di Sadistfashion”.

Infine una battuta sulla scena rap campana e nazionale e sulle nuove tendenze contemporanee: “La scena rap campana è molto particolare. Qui c’è molto fermento più di altre realtà ma paradossalmente non riusciamo ad esportarlo all’esterno. Sulle nuove tendenze e i nuovi generi all’interno del mondo hip hop, direi che all’inizio c’è stata una netta divisione tra chi faceva rap alla vecchia maniera e chi lo fa attraverso queste nuove tendenze.  Sto notando – ammette Ramtzuche c’è già un cambio di registro e le due cose possono coesistere e influenzarsi vicendevolmente e onestamente me lo auguro. E’ musica e c’è poco da fare gli schizzinosi; è chiaro che poi ognuno di noi ha dei gusti e preferisce un beat a un altro ma è giusto che esista e che influenzi i più giovani.

Buon risultato, dunque, per questa prima edizione del Bella Storia Social Music Festival. La dimostrazione che con competenze, coraggio e un po’ di sana follia, anche in zone apparentemente isolate come Irpinia e Sannio, si possono portare avanti progetti interessanti includendo artisti di rilievo nazionale.