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Avellino – “Noi attendiamo presto una convocazione, ma soprattutto ci venga detto cosa accadrà il prossimo 29 luglio. In più il prossimo 31 dicembre scadrà la cassa integrazione. Ad oggi non c’è un nuovo socio. E all’interno della struttura non ci sono ristrutturazioni o investimenti per montare le linee. Sono queste le domande che volevamo porgere al ministro Luigi Di Maio“. E’ lo sfogo amaro di Silvia Curcio, Rsu dell’ex Irisbus di Valle Ufita. L’arrivo in ritardo del vicepremier pentastellato ha fatto saltare gli incontri con i rappresentati della Fca, la Novolegno, Isochimica e appunto Irisbus.

“Ad oggi gli autobus che si stanno producendo in Valle Ufita – continua Curcio – Fanno parte della commessa dei 23 di Genova, ma soprattutto sono a gasolio e non sono ancora stati completati. Da gennaio ad oggi non è uscito nessun autobus dallo stabilimento. Discorso differente nel 2017 in cui erano usciti 40 autobus, oggi la produzione va a rilento. Di Maio ha presenziato solo una volta al tavolo appena insidiato, ma successivamente abbiamo parlato solo con un vicecapo gabinetto”.