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Non sono bastate oltre cinque ore di discussione tra i Sindaci irpini e sanniti presenti all’Assemblea dei soci dell’Alto calore, l’88,1% dei membri. Non è bastata la protesta dei Comitati ( CLICCA E LEGGI QUA)  per opporsi al piano di rientro dell’Ente che prevede nel prossimo triennio aumenti sostanziosi nelle bollette dei contribuenti.

Tutti animati da buone intenzioni, tutti “d’accordo” che le responsabilità politiche non devono cadere sulle spalle dei cittadini ma alla fine non non si trova una strada condivisa per bloccare gli aumenti alle tariffe e quindi evitare che tra 48 ore l’Ente idrico campano recepisca quanto già avallato dal Distretto idrico. 

E’ stato il Presidente della Provincia e sindaco di Montella, Rizieri Buonpane, a proporre una mozione che chiedeva “l’immediata modifica della delibera del 7 agosto 2025, eliminando gli incrementi tariffari sproporzionati e dannosi per i cittadini, previa convocazione di un’assemblea dei soci di Alto Calore con potere deliberativo.
Si propone di limitare eventuali adeguamenti entro il 3,5%, come già previsto nell’aggiornamento del piano industriale del giugno 2023 e valutato positivamente dal Tribunale in sede di omologa. 
In subordine, si richiede l’attuazione della legge regionale n. 15/2015 con l’introduzione della tariffa unica, quale strumento virtuoso di perequazione che non penalizzi ulteriormente le comunità irpine.
Si suggerisce infine di estendere il periodo di esecuzione del concordato oltre il 2027, in armonia con la durata dell’affidamento del servizio idrico integrato, per garantire stabilità e sostenibilità gestionale”

La bontà dell’iniziativa ha spinto il sindaco di Atripalda, Paolo Spagnuolo, a ritirare la mozione delle fasce tricolori di Forza Italia perchè similare a quella di Buonopane e, dunque, assorbibile. Sulla stessa lunghezza d’onda i rappresentanti dei comuni della provincia di Benevento membri dell”Alto Calore che si sono espressi in maniera favorevole rispetto alla mozione Buonopane, 

Dopo una lunghissima e aspra discussione, con i sindaci del Partito Democratico che chiaramente tentavano di bloccare la votazione, e fallito anche il tentativo dell’amministratore di Alto Calore, Antonello Lenzi, di impegnarsi a far rinviare il voto in seno all’Eic, la mozione è stata messa ai voti. 

Il sindaco di Pratola Serra, Gerardo Galdo, come altre fasce tricolori dell’area di centrosinistra, ha provato a chiedere all’Assembela il rinvio di almeno qualche settimana della discussione, un tempo troppo vasto e inutile posto che dopodomani si riunisce l’Eic. 


Ma se all’inizio dell’Assemblea il quorum era dell’81,61% e per far passare la votazione era necessario che almeno la metà dei presenti ad inzio seduta si esprimessero, la quota non è stata raggiunta per pochi punti percentuale.

Va mensionata l’astensione del Comune di Avellino che, per voce del Sub Commissario Elisabetta De Felice è motivata dall’azione tecnica di una struttura commissariale, quindi l’assenza di alcuni sindaci al momento del voto, da quello di Mercogliano a quello di Montefredane, hanno fatto il resto.

Subito dopo è stata messa ai voti la mozione proposta quasi come provocazione dal sindaco  Taurasi  per bloccare gli aumenti in bolletta per i prossimi tre anni: gli stessi che avevano votato la mozione Buonopane, diretto intertessaro stesso compreso, hanno comunque espresso voto favorevole ma la fuga di diversi sindaci ha fatto il resto.

Insomma il dato finale è che, al netto delle buone intenzioni, lo scontro politico pare restare “prioritario” e, quindi, la maggioranza in termini di numeri dei sindaci Pd, in particolare quelli vicini al consigliere Maurizio Petracca, ha bloccato la proposta di Buonopane, anch’egli dem, ma in chiaro dissapunto sul caso di specie.

In altre parole, gli aumenti in bolletta restano, per buona pace di tutti.