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L’attivazione di una serie di Centri di ascolto diffusi in nel capoluogo Irpino, oltre ad organizzazione di eventi a partire da una notte bianca dedicata alla socializzazione e alla sensibilizzazione dei più giovani.

Sono queste le prime misure attuate dalla Prefettura di Avellino che questa mattina ha incontrato i vertici delle Forze dell’ordine, il COmmissario straordinario del Comune di Avellino, prefetto Giuliana Perrotta , il provveditore agli studi Fiorella Pagliuca e rappresentanti della Chiesa.

Un incontro fortemente voluto dal prefetto sua Eccellenza Rosanna Riflesso in luogo degli ultimi eventi criminosi accaduti in città e che in più dei casi hanno portato le Forze dell’ordine all’arresto di soggetti giovanissimi, è proprio per prevenire i fenomeni di disagio giovanile. Riflesso nell’esaltare e plaudire al lavoro delle forze dell’ordine che in ogni momento oltre a garantire una presenza costante sul territorio riescono nell’immediato a consegnare alla giustizia i responsabili di fatti che spesso vedono coinvolto anche l’utilizzo di armi, si dice particolarmente sensibile all’educazione della cultura giovanile.

“Questo tavolo, istituito già a febbraio, rappresenta un punto di riferimento importante. Ho ribadito oggi la necessità che ciascuno faccia la propria parte e che partecipi in maniera propositiva a questo confronto” ha commentato il Prefetto- Ci saranno numerose attività: ne ho già in mente alcune. Sarà fondamentale la collaborazione, che sono certa arriverà dal Comune, dall’ASL, dalle scuole e dalla Chiesa. L’obiettivo è garantire ai ragazzi la possibilità di rivolgersi, anche con la massima riservatezza, a psicologi o professionisti del settore, trovando così un punto di ascolto, confronto e sostegno. orrei coinvolgere anche esperti del diritto, magistrati e avvocati, affinché possano guidare i ragazzi con indicazioni concrete, offrendo la loro esperienza – ha aggiunto – naturalmente, non penso che questa sia la soluzione a tutti i problemi, tutt’altro: è semplicemente un’iniziativa che vuole ‘rompere il ghiaccio’ con la città, creare movimento, un movimento sano ed educativo, rivolto ai giovani. Anche se riuscissimo a raggiungere pochi ragazzi, sarebbe comunque un risultato importante”.