“In che direzione stiano andando? Questa domanda vale sia per il singolo che per l’intera comunità”. E’ l’interrogativo al sapore di sprono lanciato dal Procuratore della Repubblica di Avellino, Domenico Airoma, nel corso della nona tappa dell’Osservatorio sullo stato della provincia avviato mesi fa dal Prefetto Rossana Riflesso, per costruire un dialogo diretto con i territori.
L’incontro cade a poche ora dall’ennesimo episodio inquietante accaduto nella città capoluogo, dove ieri sera un commerciante è stato pestato sotto casa sua nella primissia serata.
Sul punto il Prefetto Riflesso chiama alla prudenza: “Posso solo dirvi che le indagini sono in corso e che, probabilmente, si tratta di episodi che rientrano nell’ambito stesso della criminalità”, dice riferendosi ai fatti accaduti qualche giorno fa a via Francesco Tedesco :
Posso solo dirvi che le indagini sono in corso e che, probabilmente, si tratta di episodi che rientrano nell’ambito stesso della criminalità.Noi siamo molto presenti, stiamo facendo tutto ciò che dobbiamo fare, però senza allarmismi: senza sottovalutare, ma anche senza drammatizzare”.
Quanto alla possibilità di collegare gli episodi a traffici o od organizzazioni criminali, il Prefetto ha precisato: “Se le indagini fossero concluse, naturalmente sì. Ma al momento non posso”.
E tornando al punto di vista perentorio espresso dal Procuratore Airoma, nel ricordare come i “clan camorristici che da tempo ammorbavano questa città sono stati in larga parte disarticolati. Chi vi parla, qualche anno fa, ha in qualche modo anche contribuito a questo. Anche i recenti processi, pur con qualche elemento di discontinuità, hanno attestato certamente una importante disarticolazione dei clan camorristici che hanno tanto fatto male a questa città. Questo in qualche modo ha aperto un vuoto, che viene purtroppo cercato di essere colmato da gruppi emergenti. Questo è quello che sta accadendo e che impone a tutti – non solo a noi investigatori – una speciale attenzione”.
In questo quadro sociale la città di Avellino vive mesi di commissariamento che, secondo il Procuratore può fungere da “occasione importante per rimodulare correttamente la macchina amministrativa”.
Presente lo stesso Commissario Straordinario dell’Ente, Prefetto Giuliana Riflesso: “E’ un momento in cui la comunità deve interrogarsi e confrontarsi sul perché siamo arrivati a questo punto. Queste situazioni non nascono dal nulla, nemmeno questo clima di violenza. Dobbiamo riprendere le fila di tutto, confrontarci e capire da dove vogliamo ripartire”.
Molto forti anche le parole del Questore Pasquale Picone, nel ricordare espiodi criminali importanti che risalgono ai primi anni duemila, arrivando a parlare delle emergenze attuali della città di Avellino, anche in termini istituzionali e di progetti mancati. “Occorre che qualcuno si svegli. Che si guardi all’interesse pubblico reale, che non si vada sulla stampa a raccontare le proprie verità. Io come Questore una cosa del genere non la posso accettare e mi auguro che la società civile faccia lo stesso e imputi le resposabilità ai vari livelli, compreso quello politico”.