Apple Pie Arcigay Avellino scende in strada per la parata dell’Irpinia Pride, portando con sé colori, corpi, voci e rivendicazioni. Una giornata di orgoglio e lotta, che quest’anno assume un significato ancora più profondo.
In queste ore, infatti, c’è forte preoccupazione per Antonello Sannino, attivista LGBTQIA+, compagno di tante battaglie e per gli altri civili attualmente trattenuti in Israele. A lui e loro il pensiero costante e l’abbraccio collettivo della caronava che ha attraversato le strade di Avellino
Dignità delle soggettività LGBTQIA+, si grida a gran voce tra colori e musica, nel cuore della Resistenza:suna marcia per ii diritti, ma anche per la giustizia globale, senza smettere di dare voce a chi viene messo a tacere.
In prima fila la madrina Big Mama e il padrino Lorenzo Balducci, ma Chloe Facchini e DJ Voice Morgot, Franco Grillini oltre che chiaramente tantissime associazioni cittadine e alcuni Comuni che hanno patrocinato l’iniziativa.
“Ogni volta che torna vedo la città cambiare- dice Big Mama- E ogni volta che partecipo a un programma, un’intervista, qualsiasi cosa, cerco sempre di dire: “Vengo da Avellino. Sono di Avellino. La cultura dell’Irpinia, è una cultura bellissima. Dico sempre che l’Irpinia è il posto più bello del mondo”.
E sul Pride: “Rappresenta la libertà di non avere paura del posto in cui si nasce. Perché spesso è proprio quel posto che ti spinge a non parlare, a non aprirti con gli altri. Ma anche una piccola goccia nel mare è sempre una goccia in più. Quindi un coming out in più, una parola in più… sono parole che possono davvero aiutare, sia noi stessi che gli altri.
Stiamo vivendo un momento storico particolare, in cui le grandi potenze utilizzano l’odio come propaganda. È un periodo che considero uno dei più difficili che io abbia mai vissuto. L’odio sta aumentando tantissimo, in modo esponenziale. Un odio che colpisce tutti: le minoranze, i popoli, chi ha un colore della pelle diverso dal nostro».
Stiamo vivendo un momento storico particolare, in cui le grandi potenze utilizzano l’odio come propaganda. È un periodo che considero uno dei più difficili che io abbia mai vissuto. L’odio sta aumentando tantissimo, in modo esponenziale. Un odio che colpisce tutti: le minoranze, i popoli, chi ha un colore della pelle diverso dal nostro».
E poi nel discorso nei pressi della Villa Big Mama si commuove: “Per anni mi sono sentita sbagliata, schiacciata. Anni fa eravamo in pochi, moltri avevano paura. Questa è la nostra vittoria”.
Fanno eco anche le parole di Balducci: ” Per me, da tanti anni ormai, il Pride è sempre stato più una lotta che una festa, ma adesso è diventato ancora più urgente. Le prese di coscienza che mi emozionano di più sono quelle delle persone che non fanno parte della comunità LGBTQIA+, ma che si uniscono, che aprono la mente, che aprono il cuore».