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Dopo l’annuncio ufficiale e definitivo da parte dell’Air Campania dello start alla metropolitana leggera con i passeggeri a bordo, lunedì 3 aprile, è partito il countdown per vedere funzionanti le 11 filovie lasciate in deposito per oltre un ventennio.

Una prova su strada che per i primi sei mesi mesi avrà carattere sperimentale, al fine di permettere all’Azienda del trasporto locale e al Comune di Avellino, il reale impatto e gli eventuali benefici del “nuovo” sistema di trasporto a basso impatto ambientale che, nelle intenzioni, dovrebbe favorire la mobilità alternativa e ridurre le gravi conseguenze dell’inquinamento ambientale.

Un’opera, e gli avellinesi lo sanno bene, progettata ben 22 anni fa e costata oltre 23 milioni di fondi pubblici che, nel tempo, chiaramente ha anche perduto la sua mission iniziale tanto da essere diventata una dei simboli delle incompiute avellinesi ( anche se l’elenco resta ancora lungo).

La messa in strada delle filovie su un percorso lungo 11 km che dalla Stazione Ferroviaria attraverserà la città ( 15 fermate intermedie) arrivando a via Roma ( e viceversa) almeno per il momento non è accompagnata da nessun correttivo al piano traffico cittadino, e i primi segnali negativi già si sono avvertiti nella fase di pre-esercizio dell’opera senza passeggeri a bordo.

Tra l’altro i mezzi saranno a disposizione dell’utenza solo dal lunedì al sabato, dalle ore 7:30 alle ore 16:55 e il costo del biglietto sarà quello della corsa urbana: 1,20 euro.

Una serie di premesse che per gli avellinesi confermano la ormai inutilità dell’opera anche prima che parta davvero.

Metro leggera: appuntamento con la “storia”: utenti a bordo lunedì 3 aprile