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Serino (Av) – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa inviata dal consigliere comunale di Serino, Marcello Rocco, relativo alla questione videosorveglianza nel comune irpino.

Scrive Rocco: “Mercoledì, 2 Ottobre, il Prefetto di Avellino, a seguito dell’esposto-denuncia, presentato dal sottoscritto anche alla Procura della Repubblica di Avellino, ha scritto al sindaco di Serino per chiedere notizie, chiarimenti ed un rapido riscontro rispetto alle questioni sollevate. La vicenda ha inizio il 17 Giugno di quest’anno quando, dopo ripetuti interventi del sottoscritto, anche a mezzo stampa oltre che ai settori competenti, veniva presentata al responsabile dell’ufficio tecnico, ing. Gaspare Grimaldi ed al comandante f.f. della polizia municipale, sig. Alessandro Pelosi, la richiesta di una dettagliata relazione sui motivi del mancato funzionamento, da diversi mesi, del sistema di videosorveglianza nonostante i soldi spesi nel recente passato (circa 10 mila euro) per un intervento di manutenzione. Si badi bene la richiesta del sottoscritto è acquisita al protocollo al n° 6034, del 17 giugno 2019, quando ero ancora Assessore del Comune di Serino. Il Testo Unico degli Enti Locali n° 267/2000, all’art. 43, secondo comma, riconosce ai consiglieri comunali il diritto di ottenere dagli uffici tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili per l’espletamento del mandato politico-amministrativo ricoperto. Ecco, proprio quest’ultima considerazione è ripresa tale e quale dalla missiva del Prefetto. Il sottoscritto ha atteso non trenta giorni; come previsto dall’articolo del Testo Unico sopra richiamato, oltre che dall’art. 22, comma 2, della L: 241/90 (Legge Bassanini), dall’art. 16, comma 4 dello Statuto comunale e dall’art. 5, comma 11, del Regolamento comunale per la disciplina e le modalità di accesso agli atti amministrativi; bensì ottantuno giorni, circa tre mesi, una adesione alla sua richiesta, anche per le vie brevi. Alle mie sollecitazioni scritte e verbali non è seguita alcuna risposta da parte dei capi-settore degli uffici interessati e manco a farlo apposta, durante il mese di agosto si è verificata l’escalation di furti nelle abitazioni del nostro comune che hanno scosso e messo in allarme l’intera cittadinanza, per non parlare dei consueti sversamenti illeciti di rifiuti, l’abbandono e l’avvelenamento di randagi. Il 10 Settembre, nell’ultima seduta del Consiglio comunale, ho riproposto al Sindaco la questione, liquidata da quest’ultimo con superficialità e sprezzante arroganza. Il sistema di video-sorveglianza, attivo e perfettamente funzionante, avrebbe aiutato non poco il lavoro delle Forze dell’ordine come dimostrano i recenti fatti di cronaca avvenuti ad Avellino. Il sottoscritto si augura che in futuro non venga costretto a rivolgersi al Rappresentante del Governo e all’Autorità Giudiziaria per il rispetto dei propri diritti di pubblico Amministratore, sanciti dalla Legge in maniera inequivocabile, anche perché trattasi di problematiche di esclusivo interesse collettivo. In caso contrario, non esiterò un instante nell’avvalermi di tutti gli strumenti previsti dalla legge”.