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Avellino – E’ uno dei centrali difensivi più forti del panorama dilettantistico nazionale. Grazie alle sue prestazioni la squadra dei patron Salvati, Petrozziello e Genovese ha chiuso la stagione con la seconda miglior difesa del campionato. E anche quest’anno rappresenterà la colonna portante della retroguardia bianconeroverde.

Dopo aver confermato mister Rino Criscitiello alla guida tecnica della squadra anche per il prossimo campionato di Eccellenza 2018/2019, la Virtus Avellino mette a posto il primo tassello della rosa della nuova stagione assicurandosi nuovamente le prestazioni di Marco Lattarulo.

Al centro della difesa biancoverde, insieme a Trifone, Cuomo (prima parte della stagione) e Cioffi (seconda trance del campionato), Lattarulo è stato in grado di governare alla perfezione il reparto difensivo, alzando una barriera che spesso è risultata insormontabile e garantendo alla squadra di mister Criscitiello quella solidità che è stata alla base della straordinaria stagione vissuta.

Marco Lattarulo, nato l’8 giugno 1989 a Bisaccia è un giocatore di categoria superiore. Il suo curriculum vitae parla chiaro. Ben 8 le stagioni vissute da protagonista in Serie D, passate soprattutto tra le fila dello Sporting Terni, e due stagioni in Eccellenza con Fabriano e Civitanovese. Irpino Doc ma con i modi di fare da gentlemen londinese, Lattarulo è subito entrato nel cuore del tifo virtussino che nella passata stagione ha potuto notare la straripante forza fisica nel gioco aereo, la non comune intelligenza tattica nell’avviare l’azione dalle retrovie, e le grandi doti morali e professionali.

«E’ vero, mi piace partecipare alla manovra, però, il mio motto resta “primo non prenderle”. Unico neo è quello di non aver segnato ancora un gol con la maglia della Virtus. Speriamo quest’anno di mettere le cose in pari. L’obiettivo è di fare qualche gol pesante che possa contribuire alla causa – afferma un Lattarulo già in modalità campionato – Mi auguro di migliorare il piazzamento passato. I PlayOff sono il traguardo minimo da raggiungere e uno dei motivi che mi hanno convinto a restare in maglia bianconeroverde. L’altro motivo che mi spingerà a fare ancora meglio è la voglia di vendicare il finale della scorsa stagione che ci lascia ancora l’amaro in bocca. Un ringraziamento doveroso poi voglio farlo alla grande famiglia Virtus per tutti gli attestati di stima che hanno voluto rivolgermi in questi mesi».