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Benevento- “E’ solo una speculazione politica”. Ad Anteprima24  a margine della giornata nazionale dell’acqua organizzata  all’Istituto La Salle, di Viale degli AtlanticiLuigi Abbate, Presidente della Gesesa, ha stigmatizzato con durezza la conferenza stampa che ha visto tra i protagonisti  anche Padre Alex Zanotelli, andata in scena stamani poco prima del Consiglio Comunale a Palazzo Mosti in merito alla discussione in aula, dopo il voto in due Commissioni Consiliari, di una delibera per la sottoscrizione di un contratto tra lo stesso Comune e la Società Gesesa, partecipata dell’Acea, per la gestione del servizio idrico fino al 2040.

Secondo Abbate, si è voluto montare un caso ideologico – politico su una vicenda che ha invece natura esclusivamente tecnica e per la quale già si è registrato lo stop di oltre un anno da parte dell’Assemblea cittadina che era stata già convocata sullo stesso argomento per essere poi stoppata. 
Padre Zanotelli e gli ambientalisti, difensori dell’acqua quale bene pubblico, secondo il Presidente Gesesa, non avrebbero detto volutamente la verità. “Io passo per un orco cattivo”, ha detto Abbate,ma non ci sto. Non è vero che io sono contrario all’acqua come bene pubblico. Se vogliamo dirla tutta io sto dalla parte di Greta, la sedicenne leader del nuovo ambientalismo giovanile. Stamani Padre Zanotelli e gli altri hanno voluto solo fare una speculazione di natura politica per acquisire consensi parlando per frasi fatte e prive di riscontri. Siamo tutti per l’acqua pubblica. Questo è solo un fattore ideologico. Ritengo che sia  nei confronti della Gesesa una protesta inutile. Dispiace che Padre Zanotelli faccia una protesta cosi eclatante. Noi siamo per il confronto con tutte le associazioni e iniziative  anche fatte in maniera condivisa”.
 
Sulla delibera in discussione al Comune questa mattina, il presidente ha sottolineato: “E’ solo un fatto tecnico. Nella Gesesa che è metà pubblica e metà privata, sono entrati altri comuni che ci hanno affidato la gestione del servizio con alcuni che terminerà nel 2040.  Siamo sereni, ci proietteremo verso nuovi scenari futuri che ci vederà protagonisti. Il patrimonio della Gesesa va valorizzato”.