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Durazzano (Bn) – Una serata all’insegna della solidarietà, ma forse è anche riduttivo definirla così. Quella che è andata in scena all’Hotel Guardanapoli, splendida location tra Durazzano e Cervino, è la rappresentazione di cosa significhi il calore di un lungo abbraccio nei confronti di un bambino, il piccolo Vincenzo, che ha scoperto di avere una famiglia ben più larga di quella naturale. Composta da tante persone che gli vogliono bene e che, nei limiti delle loro possibilità, hanno contribuito, in forme diverse, a poter abbracciare quella voglia di normalità: la realizzazione di un ascensore. Un oggetto freddo ma che, in questa circostanza, assume un valore di prima importanza. Un mezzo per permettere al bimbo, affetto dalla sindrome di Guillain-Barrè, di conoscere il sapore della socialità e vivere in un modo sapendo che una barriera non potrà fermarlo completamente.

Un’idea che, in primis, hanno i genitori, Antonietta ed Ernesto, due persone con una forza d’animo incredibile, capaci di rispondere con sorrisi alle esigenze del piccolo Vincenzo e dispensare lo stesso calore a chiunque abbia la fortuna di entrare nel loro mondo, fatto di tante cose.

Una serata all’insegna del cuore, la presenza di Ghigo Gori e Kamil Glik va proprio in questa direzione, e del cibo con l’unione di intenti di due chef, Gabriele Piscitelli e Carmine Pascarella, che hanno messo a disposizione la propria passione e competenza per rendere la serata piena al 100%. Due creatori d’arte culinaria affiancati dai sommelier Carmine Pascarella e Gianna Piscitelli.

L’unione di intenti, la voglia di portare a termine un obiettivo, due comunità unite sulla stessa lunghezza d’onda. Vincenzo ha trovato tante persone pronte tendere la propria mano e fare lo stesso percorso, lungo e pieno di soddisfazioni.