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“Le aree interne devono puntare sul turismo lento” E’ la ricetta del Commissario Straordinario della Camera di Commercio Irpinia Sannio, Girolamo Pettrone, lanciata nel corso dell’incontro pubblico sul tema “Turismo lento: i cammini come opportunità di sviluppo”, promosso da Unioncamere e svoltosi stamani. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di valorizzare le attività di studio e ricerca condotte da Unioncamere Campania sul turismo lento, con un focus proprio sulla opzione della riscoperta degli scenari paesaggistici, ambientali e culturali dei cammini regionali, intesi come strumenti di rigenerazione economica, sociale e culturale dei territori, in particolare delle aree interne. Secondo le stime dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio il contesto nazionale del turismo si conferma positivo: nel 2024: l’Italia ha registrato oltre 880 milioni di presenze, con una crescita del turismo internazionale con un +2,3% e un impatto economico complessivo pari a 108,8 miliardi di euro, in aumento del 25% sul 2023. La cultura si conferma la principale motivazione di viaggio, seguita da esperienze legate allo sport e all’enogastronomia. La Campania si posiziona tra le mete preferite grazie alla qualità dell’esperienza offerta e al crescente interesse per il turismo lento e culturale. Tutto è stato anche reso possibile anche con il recente riconoscimento Unesco della Via Appia Antica, che rafforza l’identità e la competitività turistica dei territori attraversati. Il commissario Pettrone ha sottolineato l’inutilità di una assai improbabile sfida turistica o di una assurda gara di paragoni con i territori come Salerno e Napoli per avere un turismo di massa. Secondo Pettrone bisogna insistere sui cammini lenti: “nelle aree sannite c’è tanto da valorizzare a livello naturalistico ma anche per farli conoscere all’esterno. Occorre collaborazione istituzionale, una comunicazione massiva attirando turisti al di fuori della Campania”.

Il commissario ha spiegato: “Le aree interne della Campania custodiscono un patrimonio autentico, fatto di paesaggi, storia e identità culturali ancora poco esplorate dal turismo di massa. Possono rappresentare una straordinaria leva di sviluppo sostenibile, favorendo la rigenerazione economica dei territori, la destagionalizzazione dei flussi e il coinvolgimento attivo delle comunità locali”.

Rimarcato anche questa mattina come bisogna puntare sull’accoglienza e un modello di turismo basato sulla qualità e sulla valorizzazione del capitale territoriale.

Presente l’assessore comunale alla Cultura Antonella Tartaglia Polcini che ha spiegato come sia fondamentale puntare su questo tipo di turismo: “la nostra attenzione è improntata sulla struttura di questi percorsi”.

L’assessore ha sottolineato l’importanza della valorizzazione dei luoghi: “Abbiamo un patrimonio straordinario che deve essere valorizzato con un’azione strutturata e coesa in cui tutti dobbiamo agire da protagonisti”.

Presente anche l’Arcivescovo mons. Felice Accrocca: “E’ un’occasione per conoscere i territori in modo diverso . Questi cammini permettono di poter gustare i territori che si attraversano. E’ un’opportunità per valorizzare le aree interne. Quello che viene richiesto è tracciare per bene i percorsi avere indicazioni chiare. Per fare tutto questo bisogna valorizzare il grande patrimonio artistico ambientale e arricchire le popolazioni. Creare uno scambio, un vero arricchimento reciproco”.