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Benevento – Non si ferma la battaglia di AltraBenevento sull’acqua pubblica di Benevento. Ribadita dall’Associazione la presenza del tetracloroetilene nei pozzi di attingimento di Campo Mazzoni e Pezzapiana e dunque ribadita la necessità di una loro chiusura immediata. Questo pomeriggio, a commento anche della Conferenza dei Servizi svoltasi ieri presso la sede della Regione in via Santa Colomba, su questo stesso argomento, e rivelatasi inconcludente, oggi AltraBenevento ha indetto un’assemblea pubblica in via San Pasquale presso il Consorzio Sale della Terra. Ai lavori erano presenti anche tre Consiglieri comunali, tutti di opposizione, Marianna Farese, Italo Di Dio e Anna Maria Mollica. Il presidente di AltraBenevento Gabriele Corona ha parlato di omissioni ed errori da parte delle Istituzioni in materia di controllo della qualità e della purezza dei pozzi di attingimento e ha rilanciato su questa tematica tre concetti che da tempo ormai costituiscono il fronte di battaglia: occorre la chiusura dei pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzoni a tutela della salute pubblica; è necessario verificare i danni prodotti sugli utenti dall’uso prolungato dell’acqua contaminata; è doverosa la riduzione delle tariffe del servizio idrico per gli utenti del rione Ferrovia, rione Libertà e Centro Storico, serviti appunto dall’acqua di quei pozzi.

Secondo AltraBenevento, poichè la qualità dell’acqua non è la stessa in tutti i punti della città, è ingiusto far pagare la stessa tariffa a quei cittadini che vengono principalmente serviti da quei pozzi. L’Associazione ha dunque nuovamente aperto una protesta civile consistente una raccolta firme.

AltraBenevento ha inoltre richiesto che venga utilizzata solo l’acqua proveniente dalla condotta del Torano Biferno per alimentare le case dei cittadini beneventani: “Ormai”, ha peraltro chiarito Corona, “sono 200 litri d’acqua che vengono serviti cosi. A dicembre erano circa 120. La città di Benevento avrebbe bisogno di circa 250 litri per alimentare tutta la città compreso le contrade. E’ una storia che non ci convince per nulla.  Interpelleremo il Prefetto. Ieri alla Conferenza dei servizi c’è stata un finale scandaloso. L’Arpac non è stato presente alla riunione perché secondo loro non ci sarebbe stato il tempo di studiare gli atti e documenti sulla contaminazione dei pozzi“.

Corona ha quindi aggiunto: “Noi sappiamo per certo che la stessa Arpac insieme alla Provincia nello scorso mese di agosto ha fatto delle analisi su pozzi privati della zona”.  Altrabenevento e Comitato per la Qualità dell’Acqua, con l’aiuto dei Medici per l’Ambiente, sosterranno le richieste dei cittadini, soprattutto dei soggetti deboli (anziani, bambini, donne incinte), al Ministero della Salute per verificare gli eventuali danni subiti dai cittadini a seguito dell’utilizzo prolungato di acqua contaminata da tetracloroetilene e suoi derivati.
Corona ha quindi attaccato: “Tutti gli esami svolti fino ad adesso ha confermato la presenza di tetracloetilene al di sopra della soglia di contaminazione. Non serve dire che l’acqua è potabile”.