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Avrebbe oggi compiuto 33 anni l’antropologa beneventana Adele Zotti, tragicamente scomparsa lo scorso aprile. Il ricordo del suo operato, svolto con una abnegazione che andava ben oltre l’impegno professionale, è ancora vivo nelle varie comunità e nei tanti gruppi di lavoro in cui Adele espletava con zelo la sua opera di mediatrice culturale. Tante le iniziative che hanno inteso perpetuarne la memoria, tra cui “Le Rondini di Adele”, evento svoltosi nel luglio scorso a Torrecuso nel corso della Giornata Mondiale del Rifugiato, e la istituzione a Benevento del premio “Adele Zotti per il Sociale” nell’ambito dell’evento “La Notte delle Streghe”.

Oggi, nel giorno della sua nascita, il Comune di Riace che la vide sia in veste di ricercatrice in occasione della sua tesi di laurea, ed in seguito in qualità di operatrice ed attivista dei diritti umani, nonché coautrice del libro “Sconfinate frontiere” sul modello di accoglienza realizzato nella città calabrese, nel corso dell’ultima giornata del Festival della Restanza commemorerà Adele Zotti con una toccante manifestazione a cui farà seguito la realizzazione di un murale e la piantumazione di un albero di jacaranda, simbolo di rinascita, a futura memoria di una persona tanto dedita al suo lavoro da non dover mai essere dimenticata.