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Benevento – Intervento del sindaco di Benevento, Clemente Mastella, nel corso de La Radiazza, programma in onda su Radio Marte con la conduzione di Gianni Simioli e Serena Li Calzi. Un’occasione per il primo cittadina sannita per parlare della pandemia con le ripercussioni in Campania e della situazione politica, personale e non solo. Non sono mancate le stilettate, nel suo stile, specie quando il tema dominante è diventato le elezioni nei comuni campani.

Ho ascoltato le parole di De Luca legate al vaccino a ultra 80enni e categorie fragile per poi passare a un comparto come quello turistico che deve essere preservato. Nella nostra Regione ci sono realtà come Capri, Ischia, Costiera Amalfitana, per citarne qualcuna, che devono ripartire. Mi pare evidente che servano condizioni di sicurezza ed economiche per permettere a bar e ristoranti di aprire e alberghi di accogliere persone, altrimenti c’è il rischio di avere tanti disoccupati e perdere turisti che sceglieranno vacanze a Ibiza o in Grecia”.

Più volte Mastella ha dichiarato di non essere d’accordo con la colorazione rossa per Benevento, ha anche manifestato la volontà di uno sciopero della fame se si fosse realizzata questa evenienza (cosa che poi è successa ma non sappiamo se la promessa è stata mantenuta, ndr). 

“La mia città ha subito la zona rossa e probabilmente il tutto è scaturito dalle mancate decisioni di alcuni amministratori (de Magistris, ndr) che operano in maniera alquanto populista astenendosi da ordinanze per il solo fatto che possono mettere in difficoltà gli operatori”.

Esaurito il discorso covid, altro tema caldo è quello delle elezioni ed è in questa circostanza che Mastella si toglie qualche sassolino dalla scarpa, sia per quanto riguarda la situazione di Napoli che quella di Benevento

La politica sta diventando un pianeta misterioso anche per me. Io non appoggio il Pd. Chiedono aiuto per il capoluogo partenopeo e non vogliono darlo a me nel Sannio. Se devo valutare i comportamenti, mi pare evidente che ci sia una dilatazione di alleanza. Forse in pochi ricordano che dal 2006, anno nel quale ho fatto vincere il centrosinistra col mio Udeur, il Pd non ha più vinto un’elezione. Sono al Governo adesso ma dietro situazioni politiche strane. Allora può sperare di vincere se recupera aree politiche e partitiche centrali, altrimenti, in caso di accoppiata col Movimento Cinque Stelle perde anche a Napoli. E se Bassolino arriva al ballottaggio, beh, io credo che vina. A Benevento, invece, il Pd ha l’ossessione, quasi una forma di invidia per me. Sono alimentati dall’idea di eliminare Mastella. Non credevano sarei diventato sindaco nè che la senatrice Lonardo fosse eletta. C’è una forma di cattiveria prevenuta nei miei riguardi. Ho scoperto che, col tempo, hanno fatto alleanze con quelli che prima erano i nemici e hanno mantenuto l’opposizione ideologica. Vogliono aggregarsi coi Cinque Stelle, va bene, ma se entrano in coalizione con la ‘puzza sotto al naso’ e non posso permetterselo perchè sono disgregati, allora a me pare una condizione inaccettabile. Quelli che vorrebbero sostituirmi sono gli stessi che mi hanno lasciato 141 milioni di debiti e hanno dichiarato il dissesto comunale e vorrebbero riproporsi. A me pare cosa inusitata”.