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Benevento – Assume dimensioni ben più gravi la vicenda dell’aggressione al personale sanitario dell’Ospedale Fatebenefratelli avvenuta ieri sera da parte dei parenti di una persona che attendeva di essere visitata presso il Pronto Soccorso. 

Nella prime ore della mattinata la Cgil Sanità e la Cgil provinciale hanno tenuto una conferenza stampa facendo un resoconto più particolareggiato dell’accaduto, definendo l’aggressione addirittura “una carneficina”. A parte i toni concitati usati dall’infermiere in servizio che ha subìto l’aggressione – nonché sindacalista – Pompeo Taddeo,  è emerso che ad essere aggredito e malmenato non è stato solo lui, ma anche altre due colleghe. Per l’infermiere, che  ha perso i sensi dopo l’aggressione, il referto medico parla di ferita alla testa, mentre per le infermiere si segnalano un trauma toracico e un trauma alla spalla destra. Rispetto alla dinamica dei fatti si è appreso che gli aggressori avrebbero dapprima divelto una porta scorrevole che dà accesso al triage del pronto Soccorso e poi un’altra porta dello stesso triage.

Presente questa mattina alla conferenza anche il segretario provinciale della Cgil, Luciano Valle. I Sindacalisti, nel corso della conferenza, hanno denunciato che ormai la situazione legata alle aggressioni al personale medico ed infermieristico del Fatebenefratelli ha assunto dimensioni preoccupanti ed allarmanti chiedendo l’intervento del Prefetto per l’adozione di misure di prevenzione e di contrasto a simili episodi. Nel corso della conferenza stampa sono stati mostrati indumenti sporchi di sangue indossato dall’infermiere colpito alla testa ed è stata precisato, a dimostrazione della gravità dell’accaduto, che la Polizia di Stato ha chiuso l’intervento all’Ospedale soltanto alle 3 del mattino, quindi a ben sei ore dalla prima chiamata. 

“Da anni denuncio violenze nel pronto soccorso – ha spiegato Taddeo -. Non possiamo aspettare il morto, occorre intervenire e in maniera tempestiva. Ieri è stata una carneficina con persone che volevano entrare in Ps: bisogna rispettare il protocollo anticovid. Queste persone accompagnavano il papà, la porta era chiusa, l’hanno presa a calci e mi hanno dato dei pugni. Poi hanno colpito due infermiere e alla fuoriuscita del sangue io ho perso proprio i sensi. Diciamo basta a questa situazione incresciosa.”

Il segretario Valle ha portato questa mattina la solidarietà all’operatore sanitario aggredito: “Non è tollerabile un atteggiamento del genere. Auspico che la Magistratura sia dura nei confronti di queste persone. Sono servizi delicati e gli operatori sanitari svolgono un lavoro difficile e complesso”.