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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Michele Latella, responsabile Dipartimento Politiche Agricole e Forestali di Realtà Popolare.

Ancora una volta la politica italiana si presta ad un ruolo sporco che porta a monopolizzare la gestione delle pratiche agricole.
Infatti, se un imprenditore si dovesse servire unicamente dei CAA (centri aziendali agricoli) per la gestione del fascicolo aziendale, sarà costretto a farlo anche per le domande PAC e PSR e tutte le altre pratiche, costringendo così le aziende agricole a rinunciare all’autonomia d’impresa e a fare accordi unilaterali gestiti dai CAA.
Agea ha deciso che dal prossimo anno solo i dipendenti del CAA saranno abilitati a operare sul “Sistema informatico agricolo nazionale” per la gestione del fascicolo aziendale delle imprese agricole. Questo significa mettere da parte circa 1200 agronomi, periti agrari e agrotecnici che oggi operano come liberi professionisti e tutelano le aziende che li scelgono personalmente perché si fidano.
Il provvedimento di Agea pare dettato dall’esigenza di rendere più dura la vita alle aziende agricole delle regioni che non si sono dotate di un organismo pagatore proprio. Si tratta in prevalenza del centro-sud Italia, mentre per il nord sono limitate a Friuli Venezia Giulia, Liguria e Valle d’Aosta.
Di tutto questo il ministro Bellanova sembra non interessarsi e pare si sia giustificata dicendo che l’Europa, al ministro tanto cara,  voglia così ma non è stato presentato nessun documento in merito. Tutto è stato fatto nell’ombra come qualsiasi altra prassi di regime dittatoriale. Da imprenditore agricolo prima e rappresentante politico poi, seguirò fino alla fine la vicenda e adotterò tutte le misure necessarie a fermare questo scempio”.