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In giornata, il Garante campano delle persone private della libertà personale Samuele Ciambriello ha fatto visita all’istituto penale minorile di Airola. I giovani detenuti presenti sono trenta, di cui la maggior parte minorenni e due sono in Art.21 per cui lavorano esternamente al carcere e poi vi fanno ritorno. La polizia penitenziaria , in pianta organica, conta 53 agenti, in numero sufficiente. Mentre, sono appena 4 gli educatori a fronte dei 10 necessari.
Con il garante Ciambriello, oggi, erano presenti anche un gruppo di Avvocati e di rappresentanti di Rotary club, che in risposta ad una richiesta del Garante Ciambriello, hanno donato materiale didattico destinato ai detenuti studenti di ogni ordine e grado.

All’uscita del carcere, il Garante Ciambriello ha dichiarato : ”Quattro educatori non sono assolutamente sufficienti per far fronte ai trenta detenuti, è necessario implementare figure quali educatori, psicologi, pedagogisti e, non secondariamente, organizzare attività di supporto e trattamentali. L’istituto penale minorile di Airola è, ad oggi, un perenne cantiere bloccato da mesi. Sono diminuiti gli spazi di convivialità, di ascolto e di condivisione. Sulle criticità del carcere ed i ritardi di ristrutturazione ho scritto anche al prefetto di Benevento per un suo autorevole intervento. Trattasi di lavori indispensabili per il miglioramento delle condizioni detentive sia per i giovani ristretti sia per gli operatori penitenziari. Mi auguro, altresì, che il dipartimento di giustizia minorile e di comunità a livello nazionale e regionale, d’intesa con il Provveditorato delle opere pubbliche della Campania, organizzino “saggiamente” la permanenza dei giovani ristretti ad Airola, nonostante i lavori in corso, per evitare trasferimenti altrove”.