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Tutti abbiamo temuto il peggio, ora dopo ora, goccia dopo goccia. Lo spettro di una nuova alluvione prendeva sempre più forma, pericolo scongiurato solo grazie alla clemenza di Giove Pluvio. Ma contrada Pantano, da sempre ‘zona rossa’ conta nuovamente i danni. E lo fa nel racconto di Luigi Pellegrini, dettagliato nello storytelling, arrabbiato e deluso nel tono della voce.

“Sono passate due settimane da quei giorni di pioggia e paura – ha esordito Pellegrinima i segni di quei giorni resteranno a lungo. Contrada Pantano, una zona costantemente colpita da allagamenti al manifestarsi di nubifragi causa l’assenza di canali di regimentazione delle acque piovane, canali privati occlusi, mancata pulizia degli stessi, che dovrebbero accogliere le acque meteoriche per portarle a fiume. a questi fenomeni fanno le spese, allagandosi, con danni ingenti alle proprietà ed alla pubblica e privata incolumità degli abitanti della zona di C.da Pantano”.

Nella fattispecie, la proprietà della famiglia Pellegrini-Bielokan ha subito danni ingentissimi: “In Via Sant’ Angelo, ancora una volta dopo tante comunicazioni ed esposti fatti alle istituzioni locali, inerente alle difficoltà della C.da Pantano e dimostrate con la loro presenza sul posto e senza mai concludere niente – ha dichiarato Luigila nostra proprietà ha subito un ennesimo allagamento con inondazioni di fango, detriti, acqua, e tutto ciò che trasporta un torrente in piena, mettendo a rischio la vita del nostro nucleo familiare composto da anziani e bambini. Solo grazie all’ intervento dei Vigili del Fuoco di Benevento muniti di attrezzature ed escavatore sono riusciti a tamponare l’ allagamento e a mettere in sicurezza sia il nucleo familiare che la proprietà”.

L’esperienza del 2015 pare che non abbia insegnato nulla: “Da prima dell’alluvione del 2015, sono state fatte comunicazioni ed esposti, ma nella sostanza è stato fatto niente. Precisiamo che abbiamo chiesto soccorsi alla Protezione Civile tramite chiamata ai carabinieri al 112, chiamata di soccorso alla Polizia Municipale, nessuno di questi 2 corpi si sono visti. Intanto resto con la mia proprietà invasa, con tanti danni subiti ancora una volta e con l’obbligo di doverli personalmente gestire dal punto di vista economico. Speriamo che le istituzioni politiche e gli uffici preposti facciano realmente il loro dovere senza lasciare, come spesso fanno, le persone abbandonate a sé stesse, nonostante la sicurezza sia un diritto del cittadino”.