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Benevento – Gli incassi sono crollati dell’80% e quel misero 20% di introiti vale come una condanna a morte. Questo il grido d’allarme lanciato per l’ennesima volta dal mondo della ristorazione dopo la riapertura con pesanti restrizione decretati nei giorni scorsi con l’ingresso nella fase-2 avanzata. Molte imprese rischiano di chiudere e qualcuno non ha proprio potuto riaprire. Attorno al capezzale dei ristoranti e delle pizzerie locali si sono ritrovati, questo pomeriggio all’Una Hotel in via dei Mulini, molti titolari delle piccole imprese della ristorazione per un consulto con Paolo Bianchini, portavoce nazionale M.I.O  Italia, e creatore del Movimento Ristoratori e Albergatori. Mario Carfora, esercente commerciale, ha chiesto un supporto a Bianchini che ha risposto raggiungendo Benevento. A lui è stato chiesto un parere su come poter venire fuori da una situazione che vede i titolari pagare costi notevoli per tenere aperti i loro esercizi, soprattutto per le opere di sanificazione. Il problema non è solo sannita, ma di tutta la Regione e di tutta Italia. L’ospite-relatore della manifestazione lo ha riconosciuto senza mezzi termini: “La pandemia rischia di passare da emergenza sanitaria a emergenza sociale.” Bianchini ha sottolineato: “Chiediamo regole certe e chiare. Abbiamo lavorato in totale insicurezza  su un protocollo sanitario. C’è una grande paura da parte dei cittadini, il Governo deve dirci la verità”.

Poi ha aggiunto: “Chi ha aperto lo scorso 18 maggio si è reso conto che la situazione è insostenibile. Gli incassi durante la settimana sono ridicoli. I clienti non si sentono sicuri di mangiare nei locali. Abbiamo bruciato tutti i risparmi e le banche non regalano nulla. Da qui a settembre la situazione sarà esplosiva“. 

Accuse anche sui sequestri dei dehors, avvenuti in città. “Ho fatto una passeggiata in centro. Ho visto dehors blindati di proposito. Notiamo accanimento nei nostri confronti“. Bianchini ha attaccato il Governo anche sui fondi economici promessi: “La potenza di fuoco che ha decantato Conte si è trasformato in un cerino. Molti imprenditori il finanziamento promesso non l’hanno avuto. Occorre serietà”.