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Apice – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma del sindaco di Apice e dell’Amministrazione comunale.

La politica deve essere lo strumento per risolvere i problemi della gente. Eppure ci tocca constatare che c’è ancora chi ha il coraggio di strumentalizzare i bisogni della gente, come dimostrato dall’ultima uscita dell’opposizione in merito agli alloggi di edilizia popolare. In maniera demagogica e strumentale si vuole far credere ai cittadini bisognosi di alloggi che esiste una graduatoria vigente a cui l’amministrazione, da me rappresentata, non attinge per procedere all’assegnazione degli alloggi che si sono resi liberi.
Posso comprendere la necessità di dimostrare una pur qualche esistenza da parte di costoro, ma non posso accettare lezioni da chi per dieci anni ha amministrato questo territorio senza mai preoccuparsene, lasciandolo scadere in uno stato di abbandono con conseguenze disastrose e innescando solo meccanismi di contenzioso che ancora oggi stiamo pagando e con gravi conseguenze sul piano economico dell’ente.
Ritornando alla questione degli alloggi di Edilizia economica e popolare l’opposizione mente, sapendo di mentire, dimenticando volutamente che la graduatoria di cui parlano è riferita ad un bando che fotografava lo stato dei richiedenti al 16.11.2012, pubblicato il 17.4.2014, e di cui hanno beneficiato, senza entrare nel merito, n. 33 nuclei familiari. I consiglieri di opposizione dovrebbero sapere bene che la legge obbliga all’aggiornamento delle graduatorie, e dovrebbero spiegare perché per quattro anni dal 2014 al 2018 non lo hanno mai fatto. E spiegassero anche come e a chi sono stati assegnati e con quali punteggi gli alloggi resisi disponibili in quegli anni.
Nell’anno 2018, a ridosso della scadenza elettorale, stranamente si svegliano e pubblicano il bando per l’aggiornamento della graduatoria. Si può dedurre, quindi, che erano consapevoli che la graduatoria esistente non rispondeva più alle esigenze del territorio, o, peggio ancora, se ne sono preoccupati solo 4 anni dopo, probabilmente per creare aspettative sui bisogni della gente in prossimità della scadenza elettorale, pur sapendo che non avrebbero fatto in tempo per il 25 maggio 2019 e procedendo all’ultima assegnazione in data 5 marzo 2019, ossia già in campagna elettorale. Come mai?
Questa amministrazione, è bene chiarire, non solo è sensibile a garantire il diritto all’abitazione ma lo ha assunto come priorità e certamente non sulla base di favori o scambi elettorali ma quale diritto imprescindibile dei cittadini ad avere un tetto e un luogo salubre in cui vivere. Pertanto, ha posto in essere tutto quanto in suo potere per attivare i lavori della commissione ERP che, salvo imprevisti, è stata riconvocata per l’11 maggio 2021.
Non è mio costume attaccare le altre forze politiche le cui diversità sono legittime e sempre un valore per la democrazia ed il confronto, ma non posso tollerare il comportamento teso a condizionare l’opinione pubblica con menzogne che il popolo ha respinto nel maggio 2019 e di cui ancora oggi, l’opposizione, non se ne fa una ragione, Opposizione che ha governato insieme negli ultimi dieci e che oggi svela il proprio volto unendosi in un unico gruppo consiliare, confermando il tentativo civetta delle elezioni del 2019. La maggioranza assoluta dei cittadini ha respinto quel modello, fatto di ricatti, strumentalizzazioni e continue vessazioni.
Tutti i richiedenti hanno interloquito con il sindaco e l’amministrazione e a tutti è stata ribadita la necessità di fotografarne le esigenze sulla base di una graduatoria in corso di approvazione. Inoltre, si sta procedendo anche ad un censimento, mai fatto prima, degli alloggi ERP per verificare la corrispondenza in termini di mq assegnati al nucleo familiare realmente convivente.
Ai nostri concittadini, che sanno bene di poter contare sul loro sindaco e sull’amministrazione comunale, ribadisco che siamo stati eletti e stiamo lavorando per garantire i loro diritti, senza differenze e senza la logica del “favorire”. E’ per liberare questa comunità dal sopruso e dal ricatto che siamo scesi in campo, e rimane questo, l’interesse generale, di tutti, a guidare la nostra azione”.