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Castelvenere (Bn) – “La stazione – fermata progettata sull’Alta Velocità Napoli-Bari, da realizzarsi interamente nel comune di Castelvenere, può chiamarsi Solopaca?”

E’ l’interrogativo che il Centro Studi “Aldo Moro” ha posto nei giorni scorsi alle istituzioni interessate a cominciare dall’Ente comune di Castelvenere, retto dal Commissario straordinario, dottor Fiorentino Boniello.

Siamo grati – scrivono i rappresentanti del Centro Studi – al Commissario Boniello che con sollecitudine ha recepito la nostra segnalazione ed è intervenuto tempestivamente presso gli organismi preposti (ing. Roberto Pagone, Commissario Straordinario per l’Alta Velocità Napoli – Bari; Direzione RFI; Delegato del Presidente della Regione Campania per l’Alta Velocità nel Sannio, on. Fernando Errico, e Prefetto di Benevento) per far luce sulla vicenda che ha dell’inverosimile e per questo necessita di chiarimenti in tempi brevi”.

Nella comunicazione ufficiale inviata dal Commissario Boniello agli Organismi preposti si legge, tra l’altro, che “con nota del 24 aprile 2021 i delegati del Centro Studi ‘Aldo Moro’ di Castelvenere hanno segnalato … che dai grafici visionati dell’Alta Velcoità non risulta il nome di Castelvenere”. “Si soggiunge – continua Boniello – che dalla deliberazione di Consiglio comunale di Castelvenere n. 38 del 17 ottobre 2017, inviata anche ad RFI, si rileva che ‘la nuova stazione ferroviaria, che è prevista dal progetto in sostituzione dell’attuale stazione ferroviaria di Solopaca, è ubicata interamente nel comune di Castelvenere’”. “Tutto ciò premesso – conclude la missiva di Boniello – ed al fine di fugare qualsiasi dubbio al riguardo, si chiede di specificare quale sia stata l’esatta denominazione della realizzanda ‘stazione-fermata’, apportando conseguentemente le necessarie rettifiche ai grafici esistenti”.

Con questa premessa – continuano gli esponenti del Centro Studi – allora è lecito porsi alcuni interrogativi: possibile che nessuno si sia accorto di un errore così evidente? Chi dell’amministrazione del sindaco Mario Scetta, che ha retto il comune di Castelvenere fino allo scorso mese di agosto prima di essere commissariato, ha partecipato ai tavoli istituzionali per l’Alta Velocità che si sono susseguiti negli ultimi anni?”.

“Il silenzio sulla vicenda da parte di amministratori e di associazioni locali non ci meraviglia, né ci scoraggia, convinti che a breve si avranno risposte certe che chiariranno se si sia trattato di un ‘errore’ tecnico, di un tentativo di ‘scippo’ con regia politica, o di semplice non curanza per le sorti di una comunità”, concludono i rappresentanti del Centro Studi “Aldo Moro”.