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Torrecuso – È stato il Ministro Matteo Salvini ad avviare il traforo “Le Forche”, lungo circa 2,5 Km e realizzato nei pressi dell’abitato di Ponte, uno dei tanti cantieri della nuova linea ferroviaria NapoliBari sul tronco tra Telese e Vitulano.
Una tregua della intensa pioggia, abbattutasi attorno alle 11, ha permesso di rispettare il programma protocollare e cosi la cerimonia prevista ha avuto il suo culmine con il primo “colpo” alla montagna. Erano presenti sul cantiere, oltre al Ministro delle Infrastrutture, il Prefetto Carlo Torlontano, il Questore  Edgardo Giobbi, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il presidente della Provincia Nino Lombardi, il deputato Francesco Rubano, i sindaci  di Benevento, Telese, Paupisi Torrecuso e, naturalmente, Ponte.
Un momento importante per la provincia di  Benevento per i milioni stanziati dal Governo centrale per la realizzazione della linea trasversale ferroviaria, che rientra nel contesto di una direttrice di sviluppo europea e che consentirà di abbattere le percorrenze tra Tirreno e Adriatico. Un’opera i cui lavori dovrebbero terminare entro il 2026.
Il Commissario Straordinario dell’opera, Roberto Pagone, ha precisato: “I cantieri nel Sannio sono tutti operativi e questa è la parte centrale dell’itinerario. La ritengo una giornata importante  perché  si tratta di una fase realizzativa molto complessa. Quest’opera è la  punta di diamante  del Mezzogiorno“.
Di notevole rilievo è stata la novità annunciata anche per il tratto susseguente della mega opera, ovvero il tronco tra Apice e Orsara, un tunnel di quasi 30 chilometri, che farà dunque “scomparire” la linea ferrata in tutto il cuore dell’Appennino. Lo stesso Commissario cha precisato che per il primo tunnel si scaverà entro la fine di maggio, in quanto stanno arrivando dalla Cina le “talpe“, ovvero dei giganteschi escavatori di gallerie che sono stati ordinati.
Vera Fiorani, Amministratrice Delegata delle Rfi, ha spiegato: “Questa opera sta camminando velocemente e stiamo superando gli ostacoli di natura geografica sulla percorrenza tra i due mari“. L’amministratrice ha rimarcato che saranno create due nuovi stazioni sul percorso, con l’assenso unanime di tutti gli Enti e i Comuni interessati che si riuniranno in una Conferenza di Servizio.
A prendere la parola è stato poi il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca: “Sarà un tratto delicato dal punto di vista idrogeologico. Abbiamo da tempo voluto promuovere questa infrastruttura e con i Comuni interessati abbiamo fatto un lavoro molto attento. Questa è un’opera che serve a migliorare situazioni ambientali e a promuovere lo sviluppo. La priorità sarà avere un collegamento diretto tra il Tirreno e l’Adriatico, con quest’opera può avvenire davvero il recupero del Mezzogiorno. Dobbiamo combattere lo spopolamento e la desertificazione delle aree interne e questo progetto ferroviario è una fondamentale opportunità per raggiungere questo scopo. E’ un’opera che va di pari passo con il grande intervento sulla Diga di Campolattaro. Come Regione cerchiamo di promuovere i territori e le aree interne, abbiamo raccolto, proprio sulla vicenda dell’Alta Velocità, l’unanime via libera dai Comuni, anche grazie a un impatto promosso dallo slogan “burocrazia zero”. Abbiamo riscontrato molto pragmatismo e molta voglia di fare. Siamo riusciti ad aprire tutti i cantieri perché abbiamo una grande azienda del nostro Paese che ha la progettualità di cantierizzare le opere“.
De Luca ha quindi lanciato un appello al Ministro Salvini: “Sollecito il Ministro a guardare con attenzione a un tentativo che non condivido di centralizzare gli interventi del Pnrr. Rischiamo di sbattere di fronte a un muro di cemento. La centralizzazione statale è il contrario di quello che serve per modernizzare l’Italia. I territori hanno dimostrato di saper spendere le risorse, i Ministeri no. Rischiamo di affossare definitivamente i fondi del Pnrr che già sono stati polverizzati in una miriade di interventi, invece di privilegiare le grandi opere strategiche“.