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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Altrabenevento e ANTA.

“Altrabenevento e ANTA (Associazione Nazionale di Tutela Ambientale) il 15 novembre scorso hanno formalmente contestato la convocazione da parte della Gesesa della conferenza dei servizi prevista per il 18 novembre per la approvazione del Progetto definitivo dell’Impianto di raffinazione a carboni attivi della Centrale di Pezzapiana che ancora serve acqua con la presenza di tetracloroetilene.

Le due associazioni hanno evidenziato, innanzitutto, che la società idrica non ha la competenza per indire la conferenza per l’approvazione di tale progetto che non è previsto nel Piano d’Ambito dell’EIC o in quello vigente del Distretto Calore Irpino e che allo stato Gesesa non ha la concessione per attingere dal pozzo di Pezzapiana acqua ad uso potabile.

A tal proposito le due associazioni precisano che “Nel 2019 la Provincia di Benevento ha comunicato di aver rilasciato alla Gesesa le concessioni provvisorie in data 18/11/2004. La Gesesa ha fatto richiesta di concessione in sanatoria per i pozzi Pezzapiana 1 e 2 ma la Provincia ha comunicato che la sanatoria va richiesta alla regione Campania. Tale situazione è rimasta inalterata, come dichiarato dalla Provincia su espressa richiesta di Altrabenevento, alla data del 7/07/2021. E’ evidente, pertanto, che non è possibile autorizzare qualsiasi intervento sulla derivazione delle acque dai pozzi di Pezzapiana senza che sia accertata la sussistenza attuale della concessione.”

Altrabenevento ed ANTA segnalano inoltre che il progetto per l’impianto a carboni attivi risulta anche incompatibile con il Piano di Caratterizzazione in corso che potrebbe concludersi con la decisione di bonificare la falda contaminata da tetracloroetilene .

Per questi motivi Altrabenevento ed ANTA hanno chiesto, ancora una volta, che sia chiuso il pozzo di Pezzapiana e che l’acqua del Biferno sia fornita a tutta la città.

La GESESA la annullato la Conferenza dei Servizi che, come precisato da Altrabenevento e ANTA deve essere indetta dal Comune di Benevento e dall’Ente Idrico Campano, ma continua a servire ai rioni Ferrovia, Libertà e Centro storico l’acqua della falda contaminata da tetracloroetilene”.