Riceviamo e pubblichiamo una nota di Altrabenevento
La Corte dei Conti per la quinta volta ha espresso parere negativo sugli atti relativi alla costituzione della società Sannio Acque srl che Mastella e l’Ente Idrico Campano da tre anni cercano di imporre come gestore del servizio idrico integrato per tutti i 78 comuni della provincia di Benevento.
I giudici contabili si sono espressi sulla delibera di adesione alla costituenda società del Consiglio Comunale di Solopaca del 22 agosto sottolineando che lo statuto e i patti parasociali non consentono affatto lo “stringente controllo pubblico” previsto per legge.
Infatti, il socio privato (probabilmente ACEA che già controlla Gesesa) nonostante il 45% di quote avrà diritto di nominare l’Amministratore Delegato e il Direttore Generale ed avrà potere di veto su molte decisioni. La Corte dei Conti ha inoltre ribadito che gli Enti locali sono costretti ad assumere diversi rischi di gestione che invece devono essere a carico del privato, ribadendo che i consigli comunali prima di decidere l’adesione a Sannio Acque srl devono organizzare la consultazione pubblica per consentire ai cittadini di conoscere ed esprimere valutazioni sulle nuove condizioni del servizio.
Il segretario di Noi di Centro, Cosimo Lepore, il coordinatore del distretto sannita dell’EIC, Pompilio Forgione e il vice sindaco di Benevento, Francesco De Pierro, tutti mastelliani doc, hanno annunciato che i comuni sanniti devono deliberare l’adesione a Sannio Acque senza tener conto del parere negativo della Corte dei Conti.
Lo farà per primo il comune di Solopaca che ha convocato il consiglio per il prossimo 4 novembre. Subito dopo toccherà al Comune di Benevento, in piena campagna elettorale per le elezioni regionali, nonostante il candidato presidente Roberto Fico, alleato di Mastella, continui a predicare “acqua pubblica”.
Anche i candidati locali del Movimento 5 Stelle hanno dichiarato a qualche “insistente” giornalista che la gestione dell’acqua deve essere in mano a società interamente pubbliche ma non contrastano Sannio Acque e neppure commentano la delibera della Corte dei Conti e le dichiarazioni degli alleati mastelliani che non ne vogliono tener conto.
Il Gruppo Territoriale del M5S di Montesarchio-Valle Caudina ha aderito alla Rete Fermiamo Sannio Acque ma non lo hanno fatto i referenti degli altri gruppi territoriali nei quali ci sono vari amministratori locali, tra i quali i vicesindaci di Morcone, Toni Paternostro, e di Circello, Gabriele Iarusso, comuni che hanno votato nel 2023 l’adesione alla costituenda società mista ad effettivo controllo privato, con delibere censurate dalla Corte dei Conti.
Considerati questi comportamenti del Movimento 5 stelle sannita, non ci rassicura affatto la generica dichiarazione “la gestione dell’acqua deve essere totalmente pubblica” fatta dal candidato presidente del Camp Largo, Roberto Fico a qualche giornalista.
Com’è possibile che Fico e Mastella, Movimento 5 Stelle e Noi di Centro, alleati, dicano cose diametralmente opposte a proposito di gestione del servizio idrico? Che cosa hanno scritto nel Programma Elettorale del Campo Largo, l’unico “patto” tra le liste della coalizione, che però finora non è stato pubblicato o diffuso neppure durante la presentazione dei candidati?





















