- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Benevento – Il progetto di costruzione del nuovo edificio sull’ex campo La Salle e il parcheggio interrato in piazza Risorgimento devono essere riapprovati al termine di una discussione in Consiglio Comunale. Il passaggio in assemblea è necessario per attestare l’interesse pubblico sulla vicenda e contestualmente eventuali investimenti in co finanziamento da parte del Comune. 

L’associazione Altrabenevento è nuovamente intervenuta sulla vicenda urbanistica che investe due aree centrali e adiacenti della città che, secondo la programmazione comunale prima bocciata e poi rimodulata, rientra nel programma “Periferie degradate”. Il progetto è composto da 17 interventi di cui 6 con la partecipazione finanziaria di 5 società private per un totale di circa 8 milioni e 500 mila euro, superiore al 25% del totale, che ha comportato una premialità per la valutazione del progetto.

La nuova presa di posizione è emersa nel corso di una conferenza stampa che si è svolta presso il Dg Garden: ai lavori è intervenuto l’ex sindaco Fausto Pepe ed erano presenti anche i candidati a sindaco Angelo Moretti, della coalizione Arco, e Luigi Diego Perifano della coalizione Alternativa per Benevento. Presenti due consiglieri comunali, Luca Paglia e Italo Di Dio  

La vicenda, assai complessa sotto il profilo urbanistico e finanziario, ha subito una svolta dopo una recente pronuncia dell’Anac che ha di fatto attestato la necessità che il Comune richieda alla società proponente l’intervento, la Lumode, un nuovo piano economico economico finanziario del programma chiedendo contestualmente al Comune stesso di annullare in sede di autotutela la gara per la scelta del concessionario. Inoltre l’Autorità anti corruzione ha invitato il Comune a seguire le linee guida da essa stessa emanate al fine di evitare la percentuale dell’intervento privato. Per di più l’Anac, pur riconoscendo che la Presidenza del Consiglio dei ministri ha concesso il finanziamento predetto nell’ambito del “programma periferie”, non ha però autorizzato l’avviamento di procedure diverse di project financing da quelle previste dal codice degli appalti .

Al di la delle disquisizioni tecnico giuridiche, però, è ovvio che la questione riguarda un intervento che non è azzardato definire epocale in quanto è destinato a stravolgere  l’aspetto attuale di piazza Risorgimento e del vicino ex campo La Salle. Ne consegue che su questa vicenda cosi importante l’attenzione delle forze politiche, sollecitate da Altrabenevento, dovrebbe essere massima. Ma proprio su questo punto l’ex inquilino di Palazzo Mosti ha definito: “Questa si può definire un’opera strategica, la più importante della gestione Mastella ma totalmente assente nel dibattito in Consiglio Comunale. Non so se questa possa definirsi una sciatteria istituzionale, una confusione o ignoranza, ma sta cedendo l’intero progetto che fu costituito”.

Il presidente di Altrabenevento, Gabriele Corona, che ha definito l’attuale opposizione assai debole, ha spiegato: “Fu il primo progetto presentato da questa amministrazione, nel 2016. Un progetto di 26 milioni e mezzo di euro, 18 a carico del Ministero e 8 milioni e mezzo a carico dei privati. Siamo di fronte a un grande bluff. Il progetto Lumode è fermo, come il nuovo terminal alla Stazione. Inoltre la piscina coperta e un ostello di gioventù che dovevano essere costruiti da privati all’ex complesso delle Orsoline sono del tutto fermi ed è stato anche ceduto all’Università il complesso”.

Sul progetto Lumode, Corona ha attaccato: “Vorrebbe gestire per 29 anni un bene pubblico, il centro della città. Presentammo un dossier in merito diversi mesi fa, ora c’è il parere dell’Anac dopo le nostre rimostranze. Formalmente ha archiviato tutto perchè il Comune ha fatto capire che avrebbe presentato un nuovo progetto, quindi questo sarebbe vecchio, ma nello stesso tempo ricordo che i progetti di finanza devono passare per i Consigli Comunali. Non è mai andato in Consiglio”.

Sono interventi anche la legale Alessandra Sandrucci che ha fatto un po’ l’excursus del progetto e quindi dei 17 interventi previsti, 11 quelli proposti dal Comune di Benevento. Il progetto è passato solo la seconda volta ed è stato approvato per il rotto della cuffia. “Ma è carente dal punto di vista economico finanziario con progetti che non saranno mai pratici e mai esecutivi”.

E’ intervenuto quindi l’ex dirigente comunale Salvatore Zotti che ha analizzato la questione dal punto di vista tecnico e ha detto che il progetto aveva carenze sotto vari punti di vista:  dai servizi pubblici al consumo del suolo e un piano finanziario che era mancante anche quando è stato riformulato il progetto”. 

Per l’ex primo cittadino si dovrebbe ripartire da zero ma occorre verificare se ci siano le possibilità per farlo.