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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta, a firma di Sandra Sandrucci, che l’associazione AltraBenevento indirizza al sindaco di Benevento, Clemente Mastella.

“Le abbiamo inviato ieri una lunga lettera, per proporre un lavoro, a nostre spese, da realizzare in accordo con il Comune di Benevento, per fornire ai cittadini, in modo veloce ed efficace, informazioni relative a provvedimenti, norme, circolari, necessarie per affrontare consapevolmente l’emergenza coronavirus riducendo, per quanto possibile, l’ansia dovuta proprio alla mancata conoscenza delle regole.

Non abbiamo avuto ancora una risposta, ma ieri pomeriggio abbiamo letto il post pubblicato sul suo profilo facebook e diffuso da vari organi di informazione, con il quale ha invitato a non pagare il fitto di negozi ed abitazioni. Poi, opportunamente, ha sostituito il messaggio con un nuovo post per precisare che Lei intende solo chiedere ai proprietari dei locali di non pretendere il pagamento da affittuari in difficoltà economiche. Non c’è dubbio, però, che nonostante la precisazione, i suoi post hanno creato discussioni, polemiche ed allarme.

Oggi, attraverso il suo avvocato, Lei ha dato per l’ennesima volta notizia di querele anche nei confronti degli autori di “comunicazioni false, esagerate o tendenziose, relativamente alla grave emergenza epidemiologica da Covid-19 in atto, tese ad ingenerare allarme e panico nella cittadinanza, turbamento per l’ordine pubblico, e allarme presso enti o persone che esercitano un pubblico servizio“. Vogliamo sperare che lei non consideri reato anche la critica alle autorità  preposte per la mancata o carente pubblicazione dei dati sul contagio, le richieste di informazioni sulla tutela del personale sanitario o la preoccupazione per l’imminente arrivo di una “strana, complicata e difficile onda virale anonima“.

Inoltre, sempre attraverso il suo avvocato di fiducia, lei ha invitato “tutti i Cittadini, che per la stragrande maggioranza si stanno comportando in modo esemplare, a segnalare alle Autorità competenti, ed anche a denunciare direttamente alle Forze dell’Ordine o alla Procura della Repubblica, eventuali concrete ed effettive violazioni relative alle disposizioni vigenti per il contenimento della grave emergenza epidemiologica da Covid-19“.

Quali sarebbero le “effettive violazioni” che i cittadini dovrebbero denunciare se non si capisce neppure quali sono le norme, perché cambiano continuamente o sono addirittura in contrasto?  Vedi ad esempio quelle dei  DPCM e le ordinanze del Presidente della Regione Campania relative alla possibilità di spostarsi per gravi necessità e relative sanzioni.

Si rende conto che nella attuale confusione, i cittadini già preoccupati o in preda alla paura per il pericolo di contagio ed esasperati per gravi problemi economici e norme non chiare, possano scaricare rabbia e fobie segnalando o denunciando il vicino di casa che esce di casa, senza neppure sapere quali sono le ragioni di tale necessità? 

Si rende conto che anche questo aggrava il lavoro delle forze dell’ordine e crea ulteriori conflitti sociali?

Sappiamo che la nostra è una voce fuori dal coro (altri preferiscono non parlare per paura di perdere consenso politico) e che magari riceveremo altri insulti soprattutto dai suoi “tifosi“, ma abbiamo il diritto di dirle che tutti stiamo facendo enormi sacrifici con responsabilità e non meritiamo altre enormi tensioni e conflitti immotivati”.