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Benevento – Fischi per il fischietto. Si è conclusa così BeneventoVirtus Entella, con l’arbitro Simone Sozza accompagnato verso l’imbocco del tunnel dai versi di disapprovazione del pubblico del “Ciro Vigorito“. La direzione di gara non sarà certo stata ineccepibile, ma circoscrivere il motivo di un amaro pareggio a quel fattore sarebbe francamente sbagliato. Tanti falli fischiati (32 in totale, 19 commessi dalla compagine ligure) e altri non visti dal direttore di gara di Soregno. Sette ammoniti e un paio di rigori lamentati e non concessi, il contatto tra Letizia e De Luca in primis, come sottolineato nel post partita da Boscaglia. Il tecnico ha invocato la var ma in B bisogna accontentarsi di quello che passa il convento di Via Ippolito Rosellini, 4. Così come bisogna accontentarsi di un arbitro come Sozza che di certo non avrà fatto un figurone al “Vigorito“.

Primo tempo – La mappatura dei tiri di Benevento-Entella (in blu quelli dei sanniti)

I demeriti altrui, tuttavia, terminano laddove iniziano quelli della Strega. Tra fischi e fischietto ci sono infatti di mezzo le “pallonate“. Ventitré tiri (secondo le statistiche della Lega) esplosi verso la porta di Contini contro i dieci visti transitare dalle parti di Montipò non sono bastati alla formazione di Inzaghi per conquistare i tre punti. Eppure la partita si era subito messa in discesa, la traversa di Kragl prima del secondo gol di fila del tedesco che finalmente sta facendo intravedere le caratteristiche per le quali è stato preso in estate. Giallorossi padroni del campo ed Entella incapace di mostrare segnali di pericolosità, con un Mancosu totalmente estraneo alla contesa almeno fino al momento della sostituzione.

Secondo tempo – La mappatura dei tiri di Benevento-Entella (in blu quelli dei sanniti)

I presupposti per una beffa, dunque, sembravano non sussistere. A volerci scommettere su, sarebbe stato più probabile il raddoppio dei sanniti che il pari ligure. Il calcio, invece, sa essere beffardo e crudele. Quattordici conclusioni registrate all’interno dei sedici metri avversari non sono state sufficienti a Coda e compagni per piazzare il colpo del ko e alla fine la sorte ha presentato inevitabilmente il conto. Appena quattro i tiri dell’Entella da dentro l’area del Benevento, sufficienti per piazzare la zampata con Sernicola in seguito ad un’altra palla inattiva, proprio come era successo a Pordenone appena martedì scorso.

Sarà anche stata la miglior prestazione della gestione Inzaghi, come rimarcato in conferenza da SuperPippo, ma è stata anche la beffa più atroce subita fino ad ora in campionato (la gara col Monza di Coppa Italia mettiamola da parte). Bisognerà lavorare, un mantra ripetuto più e più volte dal piacentino ma cattiveria e determinazione nel voler portare a casa una partita dominata non sono qualità che si allenano propriamente sul rettangolo verde. Il pari, insomma, non cancella quanto di buono fatto – la Strega resta imbattuta ed è terza in attesa del match dell’Ascoli – ma dovrà inevitabilmente far riflettere perché perdere per strada punti in questa maniera fa davvero male.

Fonte foto: pagina facebook della Virtus Entella