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Benevento – “L’amicizia e la fratellanza sono alla base della vita civile”. Questo il messaggio di una donna coraggiosa, Simeen Hossain, madre di un ragazzo, coraggioso, Faraaz, che non esitò ad offrire la sua vita per salvare quella altrui. La signora Hossain, dal Bangladesh è venuta a Benevento, su invito della rappresentante campana della Fondazione “Gariwo – La Foresta dei Giusti”, Enza Nunziato, per dare la testimonianza del grande cuore e dei grandi valori etici, che animavano il figlio. Dapprima a Palazzo Mosti, sede del Comune, quindi al Liceo “Rummo”, Simeen ha parlato di pace e di comunione di intenti tra tutti gli uomini.

Da quel maledetto giorno, il 1° luglio 2016, quando nella città di Dacca in India, Simeen perse suo figlio, massacrato dai terroristi islamici nel corso di un attacco ad un pubblico locale, questa donna minuta, ma ferma nei suoi convincimenti non tralascia nulla per perpetuare soprattutto tra i più giovani il ricordo del figlio. Lo ha sottolineato la stessa Nunziato nel presentare Simeen alla Città di Benevento.

Questa visita rafforza l’afflato di amicizia e di amore tra Benevento ed il Bangladesh”, ha detto la rappresentante di Gariwo, la Fondazione internazionale che ha riconosciuto in Faraaz, giovane studente universitario, un eroe del nostro tempo, un “Giusto” che si sacrificò per gli altri. Ricevuti dall’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Benevento, Luigi Ambrosone, e dal Capo segreteria Giovanni Zanone, gli ospiti del Bangladesh e di Gariwo sono stati salutati da Zanone come “testimoni dei valori della solidarietà tra gli uomini”.

La storia di questo ragazzo in qualche modo ricorda quella del sacrificio del Vice Brigadiere dei Carabinieri Salvo D’Acquisto nel corso della Seconda Guerra Mondiale, con la differenza, però; che persino i nazisti rispettarono lo spirito di sacrificio del militare, salvando gli altri ostaggi, mentre i terroristi non ebbero alcuna pietà di Faraaz, che pure era di fede musulmana. Alla richiesta del ragazzo di salvare le sue amiche, peraltro unicamente colpevoli di essere vestite all’occidentale, gli estremisti lo uccisero, insieme alle ragazze. 

Scambio di doni reciproci, poi l’Associazione Gariwo unitamente alla Nunziato sono stati ospiti al Liceo Scientifico per una lezione sui valori della pace e solidarietà.