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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma di Nicolino De Cicco (RSU FP CGIL Samte), Antonio Tizzani (coordinato provinciale Ig. Amb.le FP CIGL) e Giannaserena Franzè (segretario provinciale FP CGIL Benevento). 

“Alla Vigilia della nomina del nuovo amministratore Unico della Samte avvertiamo nuovamente  la necessità di lanciare un allarme in merito alla questione della vertenza Samte.

A questo punto, l’auspicio più impellente è per noi, la  tempestività  attraverso la quale si deve dirimere una complessa situazione su più fronti.

Vanno prese delle decisioni, nel rispetto di quanto fatto e concordato fino ad oggi con il Sindacato, quindi chiediamo di non cancellare il lavoro svolto dai precedenti Amministratori, semmai con la professionalità opportuna accelerare  e accorciare i tempi del riavvio delle attività allo stir.

Per la FP CGIL resta prioritario la salvaguardia dei livelli occupazionali dei 54 lavoratori  per chiunque  assuma la carica di Amministratore Vanno rispettati i tempi  del crono programma in modo da poter rendere operativo al più presto nuovamente l’impianto di Casalduni.

Questo territorio, non può far a meno dell’unico impianto presente nell’intera provincia non solo per i 54 dipendenti e le loro famiglie, ma per il bene comune dell’intero territorio.

La fp cgil ritiene doveroso ribadire che l’ impianto stir di Casalduni, è estremamente necessario per questo territorio; è di prioritaria importanza procedere al più presto a rimuovere il materiale combusto, avviare i lavori di ristrutturazione, con le dovute modifiche apportate dai tecnici della Provincia e approvate dall’Ente Regione.

Riteniamo inoltre che, l’operatività dello stir, in quanto impianto pubblico, sia stato anche importante presidio di legalità, e garanzia di serietà del processo di lavorazione, in un settore seriamente infiltrato; questo gli conferisce un valore aggiunto.

La Fp CGIL nell’augurare buon lavoro al nuovo amministratore della samte, auspica quindi. che con le sue energie di fresca nomina e consapevole della complessa questione che lo attende; possa rendere  possibile, un ritorno a breve, di una gestione regolare delle attività, scongiurando una fuoriuscita dal mondo del lavoro di numerosi padri di famiglia, 54 lavoratori, che difficilmente potrebbero trovare un’altra occupazione lavorativa in questo territorio”.