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Benevento – Cgil Cisl Uil attendono con una certa ansia il Cda di Amts del prossimo 16 novembre per avere una parola chiara sul futuro dell’Azienda che potrebbe avere ripercussioni su quello di decine di lavoratori .
In quella occasione infatti si dovrebbe avere, a quanto è dato sapere, un punto fermo sulla eventuale prosecuzione delle attività di una Società che operava da anni nel campo del servizio di trasporto locale della città capoluogo, per conto della stessa Amministrazione, e che, come si ricorderà, era stata dichiarata fallita da un giudice di prima istanza e poi rimessa in vita dalla Cassazione. 
 
Il Cda, presieduto da Mirko Francesca, dovrà probabilmente prendere atto che il Comune di Benevento, Socio unico, manderà in liquidazione quella stessa Azienda, tornata in vita dopo la sentenza emessa dalla Corte di Cassazione il 27 settembre scorso con la quale è stato dichiarato improcedibile il ricorso presentato dalla Curatela del fallimento AMTS Spa. Su questa intricata vicenda giuridica, che naturalmente incide direttamente sul destino di tante persone che lavorano nell’Azienda e delle rispettive famiglie, Anteprima24 ha ascoltato i pareri dei sindacati.
Tra le tante questioni aperte, tra le quali l’affidamento del servizio a Trotta Bus, vi sono anche delle pendenze che la vecchia società ha con i lavoratori. E si tratta in realtà di stipendi arretrati per 4 mensilità, nonché tredicesima, quattordicesima e fondi Priamo ( fondi di previdenza): per i dipendenti non si tratta di noccioline.
 
D’altra parte, mentre ha riacquisto grande rilievo il Concordato preventivo, tornato anch’esso in gioco con i creditori dell’Azienda rappresentati dall’avvocato Prozzo, occorre valutare bene se ai lavoratori conviene davvero che l’Amts ritorni in vita e a svolgere i suoi compiti d’istituto al posto di Trotta bus.
Al momento tutto è fermo in attesa della decisione del Comune e più precisamente del sindaco Clemente Mastella sul destino di Amts. Mastella deve valutare le mosse da porre in essere: un’eventuale decisione diversa alla liquidazione e, quindi, una nuova riassegnazione di servizio trasporto locale porterebbe anche ad un pagamento di una penale per la Società che gestisce il servizio di trasporto locale in città, la Trotta Bus. Per i Sindacati questa opzione, in presenza di un Comune già in dissesto finanziario dichiarato, non sarebbe l’ideale. Ed, inoltre, come potrebbe l’Amts tornare ad operare in presenza di un contratto del Comune con Trotta Bus?
 
Le polemiche non si contano su questo groviglio di interessi contrapposti e di valutazioni giuridiche. Critiche, ad esempio, sono state rivolte da parte della UilTrasporti all’ex sindaco di Benevento Fausto Pepe, il quale nella sua recente conferenza stampa convocata proprio per discutere di Amts e della sentenza della Cassazione, si sarebbe lasciato andare a ricostruzioni e commenti sulla vicenda che sarebbero da censurare. Il sindacalista Cosimo Pagliuca ha attaccato: “Pepe non deve dimenticare che lui tagliò oltre un milione di euro all’Azienda nel corso della sua Amministrazione. Non si può giustificare un’operazione di questo tipo parlando solo degli stalli blu che avrebbe dovuto portare denaro fresco nella casse aziendali. Sa bene l’ex primo cittadino che per quell’operazione si doveva comunque pagare un aggio al Comune e che quindi all’Azienda, detratto questo, andava ben poco”.
 
Antonio Salvatore della Fit Cgil ha accusato: “ Questa ormai è una società svuotata, i lavoratori ormai sono transitati  in maniera anche corretta in un’altra azienda senza mai interrompere il servizio”. Per la Cgil la questione è politico amministrativa: “Per noi della Cgil l’Amministrazione la porterà in liquidazione. Siamo preoccupati ma non più di tanto. L’Amts non ha  peraltro nessun immobile patrimoniale”.
Per Eduardo Marra della Fit Cisl  si è detto preoccupato per la questione dell’eventuale Tfr: “ Tutto sarà possibile vederlo dopo la convocazione del Cda e la decisione del 16 novembre prossimo. Ora parlare è prematuro” .
Infine ancora Pagliuca per la Uiltrasporti ha sottolineato: ” Per fortuna che esiste Trotta Bus. E’ vero che l’Azienda è tornata in vita, ma la Trotta Bus ha già imbastito un Ati per partecipare alla gara regionale. L’Amts è solo un piacevole ricordo, ma occorre guardare la futuro”. Pagliuca non ha dimenticato come sia in piedi la questione creditori: ” Lui è già in agguato per riscuotere eventualmente quello che l’Amts deve ai creditori”