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Andrea Bajani, con il romanzo L’anniversario (Feltrinelli), ha vinto il Premio Strega Giovani 2025, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e Strega Alberti Benevento. Con 97 preferenze su un totale di 595 voti espressi, è stato il libro più votato da una giuria di ragazze e ragazzi tra i 16 e i 18 anni provenienti da oltre 100 scuole secondarie di secondo grado distribuite in Italia e all’estero.
Il vincitore della dodicesima edizione del Premio è stato annunciato il 3 giugno al Teatro Comunale di Cardito (Napoli), nel corso di un evento condotto da Loredana Lipperini, con il patrocinio della Camera dei deputati e del Comune di Cardito.
Al secondo posto Nadia Terranova, autrice di Quello che so di te (Guanda), con 62 voti, e al terzo Valerio Aiolli, autore di Portofino blues (Voland), con 56 voti. I tre libri ricevono un voto valido per la designazione dei finalisti al Premio Strega. La cinquina sarà scelta il 4 giugno al Teatro Romano di Benevento.
Assegnato anche il Premio Strega Giovani per la migliore recensione ad Alessandra Ruotolo, studentessa del liceo Don Gnocchi di Maddaloni (Ce). La vincitrice ha ricevuto una borsa di studio offerta da Bper Banca. Menzione speciale alle recensioni di Matteo Lechiara, del liceo classico Pitagora di Crotone, al libro Ricordi di suoni e di luci (Manni) di Renato Martinoni, e di Allegra Raia, del liceo scientifico Mancini di Avellino, al libro Di spalle a questo mondo (Neri Pozza) di Wanda Marasco. 

“Vincere lo Strega Giovani mi sembra in qualche modo riconnettermi a quello che ero quando ho cominciato a scrivere da ragazzo e pensavo che la più grossa libertà che potevo avere quando scrivevo era di poter raccontare la mia versione delle cose, la mia versione del mondo, e che qualsiasi fosse la realtà che vivevo all’interno o all’esterno potevo dire come la pensavo, potevo dare la mia versione della storia” ha detto Bajani nel ricevere il riconoscimento oggi al Teatro Comunale di Cardito a Napoli. “Ancora adesso, a 49 anni, come scrittore e come lettore, penso che questa sia la più grossa libertà. I giovani lo sanno, lo sentono e lo fanno” ha spiegato lo scrittore.