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Una promessa va sempre mantenuta, ma quella fatta a un fratello va rinnovata in ogni istante, anche se è figlia di un fatto tragico e quindi se ne farebbe volentieri a meno addirittura di farla.

La mission di Gianpaolo Imbriani prosegue, ormai da 11 anni, per cercare di far conoscere la storia di Carmelo e associare alla figura dell’illustre fratello un aspetto sociale di primaria importanza: campi di gioco da affidare a popoli che non hanno questa opportunità

La corsa è veloce verso la terza struttura ma è il mosaico totale che ha bisogno di altri tasselli da piazzare, perchè spiegare e tramandare la figura di Carmelo, prima uomo e poi calciatore, non è cosa facile, anche per un fratello che lo ha vissuto da sempre sotto tanti punti di vista.

Perfetto lo scenario scelto, quel ‘Drogheria Frittole’ tappezzato in ogni angolo dei colori del Benevento, quelli tanto amati e difesi da Carmelo Imbriani, calciatore che non avrà messo in bacheca tanti titoli ma ha lasciato un segno indelebile della sua anima pulita, poco contemporanea rispetto a ciò che si vede adesso. Non casuale neanche il mese scelto, quel febbraio che ha tragicamente unito gioia e dolore, nascita e morte.

Un angolo giallorosso che ha accolto tante persone, tra cui Franco Bottalico, ex bandiera dei giallorossi e grande amico di Carmelo. Non poteva mancare assolutamente e non lo ha fatto.

E questo tour di Gianpaolo Imbriani non si ferma qui, la prossima tappa è alla Libreria Masone il 9 febbraio. Un altro momento per chiudere gli occhi e tuffarsi nei ricordi e nelle emozioni, lasciandosi guidare dalle parole di Gianpolo e dalle immagini delle sue avventure.