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Benevento – Si avventa alle spalle di Da Cruz, lo anticipa con estrema pulizia e lancia Hetemaj in contropiede. Passaggio largo per Coda, destro, parata di Leali, tacco di Sau, due a zero. L’apoteosi per una delle perle più preziose di questo campionato va però scemando quando lui, Luca Antei, non dà segni di ripresa. Quell’anticipo, quella giocata che preferisce più di ogni altra, anche stavolta lo ha tradito. Nel ricadere qualcosa non è andato per il verso giusto, come purtroppo già avvenuto in altre circostanze. In attesa degli esami strumentali, l’ottimismo sembra lasciar spazio a una sorta di rassegnazione.

Il ginocchio sinistro ha ceduto. Si parla di rottura del legamento crociato, e quella sensazione di impotenza viene subito compresa appieno da Inzaghi, che vedendo il suo difensore uscire dal campo in barella, con le mani sul volto, corre verso di lui e va a baciarlo prima di tornare in panchina tra gli applausi dei tifosi. Non tutti hanno assistito alla scena, ma chi l’ha vista ha capito ancor di più quanto sia unito il gruppo gestito da Super Pippo. 

Per Antei sarebbe la quarta operazione di un certo rilievo in carriera. Un’infinità, considerando che ad aprile compirà soltanto 28 anni. Fin da giovanissimo ha dovuto combattere con una sorta di maledizione abbattutasi su di lui senza sconti. A maggio 2012, nel corso della sua esperienza al Grosseto, rimediò per la prima volta la rottura del legamento crociato del ginocchio destro (fermo 249 giorni). Lo stesso infortunio bussò nuovamente alla porta, tiranno, nel febbraio 2015, quando vestiva la maglia del Sassuolo (stop di 258 giorni). Al suo primo anno nel Sannio, in serie A, fu invece il tendine d’achille a distaccarsi nel corso della trasferta di Udine (171 giorni fuori). Ieri, contro l’Ascoli, l’ultima pugnalata di un destino beffardo. 

Il tam tam di messaggi e post di incoraggiamento si è scatenato sin dalla serata di ieri con l’hashtag #forzaluca. I suoi compagni e numerosi tifosi si sono stretti al difensore romano in un forte e caloroso abbraccio per invitarlo a non mollare e a stringere i denti. “Luca, il tuo mister è con te”, ha scritto Inzaghi su Instagram dopo aver speso parole dolci in conferenza. Tutti gli altri, da capitan Maggio a Montipò, passando per Hetemaj, Tello, Viola e Schiattarella, non si sono sottratti dal dedicargli un pensiero che rende meno godibile il meraviglioso record di punti fatto registrare nel girone di andata. Gli ultimi pensieri del 2019 giallorosso sono tutti dirottati verso lui, guerriero indomito e pedina di notevole duttilità. La Strega avvertirà la sua mancanza.