Tempo di lettura: 2 minuti

Un commento. Uno solo. Sotto un post in cui Clemente Mastella difende il suo appoggio a Roberto Fico, compare la firma di Antonia De Mita, figlia del compianto Ciriaco De Mita. E quello che scrive non è uno sfogo: è un attacco contro il sistema Mastella e contro un modo di intendere la politica che lei definisce “senza vergogna”.

Antonia accusa il sindaco di Benevento di essere il simbolo del trasformismo italiano: “Sei passato dalla migliore Dc a Berlusconi, a Prodi…”. È l’immagine del politico viandante, sempre in movimento, mai per coerenza ma per convenienza.

E poi l’affondo più duro: la famiglia in politica. “Hai fatto mettere la moglie ovunque senza vergogna, ora il figliolino…”. Per lei, è la prova di una degenerazione dinastica: la politica ridotta a impresa di famiglia, dove la fedeltà al cognome conta più delle idee.

Non manca un colpo al cuore della memoria: il “Parco De Mita”. Per Antonia, intitolare a suo padre un parco con dentro una discoteca non è un omaggio, ma un insulto. “Hai usato mio padre per farti pubblicità”, scrive. Una frase che pesa come piombo: la memoria trasformata in passerella, l’eredità morale piegata alla propaganda.

Il suo commento si chiude con una sentenza che suona come un epitaffio politico: “Tu non sei un politico, sei un mercenario.” Parole che spogliano Mastella di quella veste da ‘rappresentante della DC’ di cui si è sempre vestito. Antonia De Mita, la figlia di Ciriaco, con un commento lascia un segno che all’indomani dell’avvio ufficiale della campagna elettorale, farà sicuramente eco.