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In attesa di capire che ne sarà della Civica elettorale guidata dalla Lorenzin, riprende il cammino di Alternativa Popolare. “Il popolo si è espresso chiaramente. Il Movimento Cinque Stelle in alcune aree della Campania ha raggiunto percentuali che neanche la Dc degli anni ’60 e ’70. E sarebbe sbagliato liquidare questo risultato con la rabbia e la protesta. Il messaggio è chiaro: la gente vuole un modo di fare politica diverso e una classe dirigente rinnovata. Se non raccogliamo questa sfida siamo perduti” – puntualizza subito Luigi Barone, coordinatore provinciale di Ap. Che chiede anche ad altri di imparare la lezione: “Sul territorio esiste un problema con il Partito Democratico. Il Pd non può considerarsi autosufficiente. Oggi ancor più di prima”. Altrimenti? “Non escludiamo nulla”. Un segnale chiaro in vista delle amministrative di giugno, appuntamento propedeutico alle provinciali del prossimo ottobre. “Ci siamo già lasciati schiacciare in occasione del voto nel capoluogo. Non accadrà più. Non faremo più i donatori di sangue senza che ci sia indicata una prospettiva, una direzione di marcia chiara”.

E un po’ di chiarezza servirebbe anche alla Rocca dei Rettori. Alla Provincia, Alternativa Popolare esprime il vicepresidente della Provincia, Francesco Maria Rubano. “Voglio chiarire subito che il problema non è il rapporto con Claudio Ricci. Il presidente, come il sottoscritto, – aggiunge il giovane dirigente di Puglianello – non ha la bacchetta magica. Dopo la sconfitta del referendum, la Delrio non avrebbe ragioni di esistere ma nessuno è intervenuto e cosi ci ritroviamo nell’impossibilità di fornire le risposte attese dalle comunità. E pure, in un quadro così complicato, qualcosa stiamo portando a casa. Anche sul tema della viabilità”.

‘Salvato’ il presidente Ricci, Rubano punta l’indice contro i vertici del Partito Democratico sannita: “Fanno il gioco delle tre carte ma qui nessuno porta più i pantaloncini corti. E allora mi piace ricordare che senza di noi il Pd non sarebbe più maggioranza in Consiglio provinciale. Qualcuno lo ha dimenticato. E parlo soprattutto di un consigliere provinciale in particolare, un capriccioso di successo”.

Il riferimento, seppur mai esplicitato da Rubano, è al consigliere provinciale, con delega alla viabilità, Giuseppe Di Cerbo. Da tempo, oramai, i rapporti tra i due esponenti ‘telesini’ del centrosinistra sono ai ferri corti, per usare un eufemismo.

A chiudere la conferenza stampa, riportando l’attenzione sui temi del governo regionale e nazionale, è il coordinatore campano di Ap Gioacchino Alfano. Un intervento articolato per tweet, il suo. “Serve un cambio di passo. Lo dico al Pd, lo dico a Vincenzo De Luca, lo dico a tutti noi”.