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Apice – Partiamo da una premessa, amara: nessuna delle due contendenti ha vinto (2-2 il finale), certamente il calcio, oggi ad Apice, ha perso. Quello che si è visto alla fine della prima frazione di gioco è stato davvero deplorevole. Un teatrino di cattivo gusto sotto occhi di un nugolo di bambini. Minacce, “promesse”, fino alla colluttazione. A mister Meccariello è andato peggio di tutti: un colpo allo zigomo davanti agli spogliatoi, sferrato da un tifoso, si fa per dire, dell’Apice che si era intrufolato nello spazio antistante dello “Zampelli”.

Da qui, un capannello di uomini che si azzuffano, addirittura minacce di morte al direttore di gara Cavallaro di Nola che, spaventato, ha addirittura pensato di chiudere la partita anzitempo. Poi l’arrivo delle forze dell’ordine ha riportato la calma e ha spinto il diciannovenne direttore di gara, reo di una condotta di gara che ha scontentato tutti, a riprendere le ostilità. Momento topico e cruento, il 40′ della ripresa quando dopo una serie di interventi durissimi, Santini riceve una tacchettata in testa che spaventa tutti. Il nove di casa resta a terra, interviene anche la Misericordia, mentre intorno al mal capitato attaccante si accende più di un capannello che coinvolge un pò tutti, da ambo le parti. Qualcuno prova a sedare, altri ad alimentare la tensione. Al rientro negli spogliatoi, come detto, il top della vergogna: qualche colpo proibito di troppo, arbitro impaurito che in attesa di lumi dalla federazione si è fatto coraggio e ha deciso di riprendere le ostilità. 

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