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Inaugurata presso il Museo Arcos di Benevento la mostra “Tracce d’Oriente”, personale di pittura dell’artista cinese Lyu Jianfu, a cura di Milot e Francesco Creta.

Sono quaranta le opere in esposizione di questo artista che è una delle voci più importanti dell’astrattismo.

Lyu Jianfu, 63 anni, direttore del Museo d’Arte Yindi di Pechino, era stato invitato ad esporre le proprie opere dal Direttore artistico della Sezione mostre di arte contemporanee di Arcos, Ferdinando Creta, nel corso di uno scambio culturale italo-cinese di qualche mese fa, curato, tra gli altri, da Claudio Rocca, Direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze, e da Niccolò Raugei, Art Director Spazio Dinamico Arte.

L’evento artistico presso la struttura di proprietà della Provincia di Benevento, è stato reso possibile anche grazie all’intervento del Presidente Esecutivo del Comitato Culturale UE – Cina, Fan Weizhou.

Lyu Jianfu, peraltro, ha accettato di buon grado l’invito ad esporre a Benevento anche in considerazione della particolare struttura del Museo Arcos  e dalla presenza nella medesima area di mille metri quadrati anche della mostra permanente del Tempio della Dea Iside di Benevento di epoca imperiale romana.

Presentando l’artista cinese, il Direttore della Sezione di arte contemporanea, Ferdinando Creta, ha osservato che Lyu Jianfu dedica il suo lavoro alla trasformazione dell’arte pittorica a inchiostro e acqua, tradizionale dell’arte cinese, in una forma d’arte contemporanea ed universale capace dunque di dialogare con le espressioni artistiche attive e vitali di tutto il mondo.

Il pittore Milot, che aveva esposto alcune sue produzioni proprio nei mesi scorsi ad Arcos, ha dal canto suo evidenziato di aver avuto un grande interesse nel farsi curatore di una mostra che svela al visitatore come la sensibilità di Lyu Jianfu sia capace di trasfigurare la tecnica pittorica tradizionale cinese in un prodotto che può essere compreso ed amato anche in altri contesti culturali.

L’altro curatore della Mostra, Francesco Creta, ha dal canto suo evidenziato come il gesto pittorico di Lyu Jianfu sia “un gesto di libertà” carico di spiritualismo.